Di fronte al ristorante, che è in un vicolo in pieno centro storico a Peschiera, cʼè un corriere indiano o pakistano appoggiato al muro. È sicuramente uno di quelli col camion frigo che consegnano le forniture da ristorante. Appena aprirà, andrà a prendere scatoloni di roba congelata e li trasporterà con un carrellino. Dice, indicando la finestra aperta sopra il ristorante: “Abitano sopra”. Guardo i citofoni sul portoncino, su quello più in basso cʼè scritto: “Il Cantinone”. Suono. Nessuno risponde. Suono una seconda volta. Dopo un poʼ, dalla finestra aperta, si sente: “Ma chi cazzo è che staʼ a suonaʼ, Dio ****!”. Si affaccia un ragazzo a torso nudo e subito torna dentro. “Non bestemmiare!”, dico a voce alta. “Cosa?”, si sente da dentro. Si affaccia: “Io faccio quel cazzo che voglio! Hai suonato quattro volte!”. “Due volte, ho suonato!”. “Quattro!”. “Due!”, faccio con le dita. Torna dentro.
Mi giro verso il corriere appoggiato al muro: “Romani di merda!”. Faccio partire la chiamata allʼAssistenza Conducenti, avevo già chiuso la consegna come effettuata, ho intenzione di farla riaprire per chiuderla come: “Cliente non disponibile” e andarmene senza consegnare. Mentre squilla, la signora arriva, poggia la borsa davanti alla porta, infila le chiavi, riaggancio, do il pacco: “Ecco a lei!”, sorridendo forzatamente, e me ne vado.
Il problema non era che era romano, ma che era un bestemmiatore. Solo i bestemmiatori sono capaci di atti di pura perfidia gratuita. I bestemmiatori non sono capaci di umanità, dignità e buon senso.
Il giorno precedente lʼavevo passato in piena leggerezza, sorridendo di cuore a tutti i clienti. Il 26 agosto non ci sono riuscito, mi è rimasta la rabbia dentro. Ero convinto che tutti i clienti lʼavessero con me.
Il giorno precedente lʼavevo passato in piena leggerezza, sorridendo di cuore a tutti i clienti. Il 26 agosto non ci sono riuscito, mi è rimasta la rabbia dentro. Ero convinto che tutti i clienti lʼavessero con me.
Avrei dovuto dire: “Sei un dipendente del ristorante. Ti pagano. Quindi vedi di alzarti, muovere il culo e venire a ritirare questo pacco indirizzato al ristorante! Sta per aprire!”.
Non credo che la maleducazione abbia una determinata provenienza geografica.
RispondiEliminaGli imbecilli esistono ovunque...
Giusto. È stata proprio l'adrenalina del momento.
EliminaCapisco la tua amarezza, spero che tu riesca a lasciare andare al più presto questo espisodio spiacevole.
RispondiEliminaCi sono voluti un paio di giorni ma adesso esco di nuovo col sorriso. Un collega a cui ho raccontato l'episodio mi ha fatto constatare che il 98% dei clienti sono gentili, specialmente nelle aree di provincia.
EliminaA me anche dà molto fastidio sentire bestemmiare, segno di maleducazione, mancanza di decoro, rozzezza. Una persona a modo (anche atea) saprebbe che non si bestemmia.
RispondiEliminaPerò non generalizzerei: ci sono persone capaci di grandi atti di perfidia che non bestemmiano, anzi, sembrano tutte gentili e a modino... e poi invece ti piantano la pugnalata nella schiena.
Dai, spero vada meglio.
Buona domenica,
Grazie. Prego ogni mattina perché non mi succedano queste cose, e in effetti ci sono giorni in cui non incontro neanche un cliente stronzo e sono tutti bacetti e carezzucce.
Eliminaso' tutti meriti pe' l'aldilà
RispondiEliminaè tutto scritto
è tutto registrato ormai con mezzi elettronici e i bestemmiatori in primis restano sempre i toscani sempre mejo però dei mafiosi che nel silenzio assoluto so' capaci de scioglie i criaturi nell'acido
pace e bene
È vero poi i mafiosi fanno costruire le basiliche per lavarsi la coscienza.
RispondiEliminaqui dove vivo io, in sicilia, di episodi così se ne vedono in continuazione... Sono uno di quegli aspetti per cui, a volte, mi viene voglia di scappare...
RispondiEliminaComunque io in genere evito di reagire a chi fa così...
Detesto i bestemmiatori, anche io non ci vado affatto d'accordo.
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