Lʼinvasione

Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore? (Mt 9, 4)


Tempo fa un maceratese 28enne con opinioni di estrema destra ha sparato a sei uomini di colore.
Il giorno dopo ero sullʼautobus e lʼautobus era pieno di uomini di colore. Ero forse praticamente lʼunico bianco, o comunque lʼunico italiano.

In quel periodo ero preoccupato per il fatto di essere troppo solitario. Anche oggi sono preoccupato di questo, ma oggi ho già qualche amico in più e una fidanzata, anche se resto un tipo che tendenzialmente alla compagnia preferisce la solitudine, e questo mi crea non pochi problemi perché devo sforzarmi, dietro consiglio di direttore spirituale e confessori, di non isolarmi.
Mi ero da poco trasferito nel monolocale in cui vivo tuttʼora. Mentre ero seduto sullʼautobus mi sentivo osservato con inquietudine e pensavo: “Magari questi uomini di colore pensano che sia lo stesso tipo di persona che è il maceratese”. I tipi solitari di colpo, un giorno, danno di matto e si mettono a sparare per strada. Pensavo: “Non dovete aver paura di me. Non sono cattivo. Non sono razzista. Non sono violento. Non ho armi. Non farei mai un gesto del genere”.

E pensavo: “Perché pensate queste cose nel vostro cuore?”.

Poi i miei pensieri hanno cambiato strada. Io stesso ancora oggi non so perché. Mi sono messo a pensare: “Magari la comunità di uomini di colore si sente colpita. Magari anche loro, vedendo quanti sono ad arrivare in Occidente, si son fatti lʼidea che quella in atto è una invasione silenziosa. Anche loro hanno occhi per vedere. E forse dentro di sé si sentono orgogliosi e contenti. Si dicono: ‘Siamo troppi, e siamo troppo affamati, prima o poi, sbarco dopo sbarco, sfruttando la loro debolezza mascherata da misericordia, occuperemo le loro nazioniʼ”.

E ho cambiato modo di pensare sul perché mi stessero osservando. Pensavo: “Non è con inquietudine che mi guardate. Vi sentite colpiti. Finalmente qualcuno ha alzato la testa e ha detto: ‘No!ʼ”.

E pensavo...