Film che mi faccio dal mio locale-mono

Cʼè il solito cane che abbaia. Mi disturba.
Non ha niente contro cui abbaiare. È solo frustrato.
Ha un parco immenso in cui muoversi, giocare, fare il padrone e lui cosa fa? Si mette davanti al cancello che dà sulla strada e abbaia. Abbaia a chi? Al passante che passa ogni mezzʼora?
Questa è una zona periferica della città. Una volta era un paese a sé. Alla fine di questa zona cʼè il confine della città e iniziano i paesi della provincia. Siamo praticamente in campagna. Anzi, cʼè tutta una parte di campagna che separa la città da questa zona. La città è comunque piccola, e per arrivare qui dal centro ci vogliono 12-15 minuti.
Però è vero che davanti a quel cancello passerà si e no una persona ogni quarto dʼora, se non di meno. Non è certo una strada affollata.

Mi disturbano anche i vicini.
Cʼè evidentemente una parete spessa che divide la mia casa (locale-mono) dalla loro stanza da letto (locale-bi, so come è fatta la casa, perché i vicini precedenti mi invitavano). Infatti non sento mai niente.
Però ogni tanto urlano. Specialmente lui. Ultimamente gridano. Ho sentito distintamente una bestemmia due volte.
Io con uno così non vorrei mai stare. Fossi in lei lo lascerei.
Lei ogni tanto ride. Giocano a qualcosa secondo me. Quando uno vince, urla di gioia.
Lei mi pare veramente un pezzo di pane, non si merita un bestemmiatore.
Se non ho capito male il ragazzo di prima, col quale si era trasferita qui, lʼha lasciata e se nʼè andato. Lei ha pianto a voce alta – non sto scherzando – almeno per due ore consecutive. La sentivo chiaramente attraverso la suddetta parete. Una cosa pazzesca. Allʼinizio non capivo cosʼera, anzi pensavo fossero grida di godimento e ho teso lʼorecchio (perché ovviamente tali cose mi incuriosiscono). Poi ho capito che era pianto. Ero appena tornato dal lavoro. Saranno state, che so, le 17,30, le 18,00. È andata avanti almeno due ore. Il ragazzo con cui si era trasferita qui, un tipo mulatto che parla perfettamente italiano, non sʼè più visto. Adesso a quanto pare ce nʼè un altro – il bestemmiatore – ma non lʼho ancora visto.
Lei, ho scoperto, lavora al supermercato qua vicino. Non in quello dove vado io, lʼaltro. In effetti quando si è trasferita mi sembrava familiare. Ogni tanto vado nel suo supermercato a fare la scorta di marmellata, perché hanno i vasi grossi da mezzo chilo della Zuegg. Mangio un sacco di marmellata la mattina, insieme a tante fette di pane tostato.
I collegamenti tra i pianti e le rotture di fidanzamento li ho fatti io. Di fatto le cose potrebbero essere completamente lʼopposto. La narrazione che ho fatto è la ricostruzione fatta da me in base a cose sentite e viste. Ma esco presto la mattina e quando torno a casa mi infilo nel mio appartamento e non ci sono per nessuno. (A parte parenti e amici intimi).
Non ho per niente rapporti con questi vicini perché una volta abbiamo litigato.
Erano appena arrivati. Era estate. Loro – avendo il locale-bi –  hanno un piccolo spazio allʼaperto che è proprio appena fuori dalla mia porta dʼingresso. Siccome sono giovani, è la prima volta che vanno a vivere da soli. Primo lavoro, avviato, dopo un poʼ prima casa, chissà se in affitto o se lʼhanno comprata, comunque, pensavano di poter fare ciò che volevano, di divertirsi, di godersi la conquistata indipendenza. Non pensavano che stavano andando a vivere in un condominio dove pure lì vigono regole. Li ho sopportati varie volte usando tappi per le orecchie. Ma quando una volta mi hanno svegliato alle 1,40, ridendo e scherzando con unʼaltra coppia proprio nel loro spaziettino allʼaperto attorno a un tavolo, non ci ho più visto. Sono uscito e ho detto che dopo le 23,00 non si può fare rumore e che se avessero continuato avrei avvisato lʼamministratore ecc. Lei si è scusata subito: “Scusa, scusa”. Poco dopo gli amici sono andati. È brutto fare il guastafeste. Ma io il giorno dopo dovevo svegliarmi alle 6,00 per andare al lavoro. Ho il sonno leggero. Prendo pure un sonnifero. Date queste condizioni, se mi svegli sei in torto marcio, anche considerato il fatto che è vero che nei condomini è proibito da regolamento fare rumore dopo le 23,00.
Da allora è tanto se ci diciamo: “Ciao” quando ci incrociamo. Mi sono fatto i miei film sullo stato della coppia, ma potrebbero essere tutti sbagliati.
Ogni tanto alzano la voce, o per litigare o per gioire o per giocare – sarcazzo – e mi disturbano. Per il resto sono buoni vicini. La strigliata di quella volta alle 1,40 è servita.

Non era vero che se non porti al Comando della Polizia Provinciale il modulo decurtazione punti entro 60 giorni revocano la patente. Semplicemente fanno un ulteriore verbale di circa 300 euro. E non decurtano i punti. Avrei preferito pagare e non avere i punti decurtati. Ma a quanto pare sono riuscito a portare – per mia sfortuna – entrambi i moduli per tempo. Uno con un giorno di ritardo, ma hanno detto che forse andava bene lo stesso. Lʼaltro esattamente il giorno della scadenza. Almeno, non mi è arrivato ancora nessun verbale da 300 euro a casa. Perciò i 6 punti, 3 per multa, dovrei averli persi. Tra poco controllerò sul Portale dellʼautomobilista. Dovrebbero essermi rimasti 11 punti. Male. 18 li ho persi con ben 6 multe con due soli autovelox della tangenziale sud. 4 multe il primo anno di lavoro (2018), tutte con lo stesso autovelox – di cui non sapevo dellʼesistenza. 2 multe a ottobre 2020 con un autovelox di cui non sapevo dellʼesistenza. 1 punto, il diciannovesimo, perché una volta un vigile pignolissimo – per non usare unʼaltra parola – mi ha aggiunto nel verbale di divieto di sosta: “Uso improprio dei dispositivi di segnalazione dʼemergenza”. Avevo le quattro frecce.

2 commenti:

  1. I condomini, per funzionare correttamente, dovrebbero avere le pareti a prova di rumore. Anche se c'è certa gente che rompe in altri modi, tipo quelli che per passare il tempo spostano i mobili, ogni santo giorno.
    Mi spiace per i punti sulla patente, vedi se riesci a organizzarti per il corso di recupero... I 300 risparmiati li "investi" nel corso (esistono ancora, no?) che ti permette di recuperare almeno una parte del punteggio.

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    1. Non so nulla di questi corsi di recupero. Vedi a volte... Grazie! Mi informerò.

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