Precedenze

Si è portati a pensare che la scelta del popolo di Israele sia una questione di preferenza, ma è solo precedenza.

Si tanga conto che nel giorno finale Dio sarà “tutto in tutti” (1Cor 15, 28).

Inoltre, che mentre il regno dei cieli è eterno, la terra è il luogo dove vigono le leggi fisiche determinate dalla materia.

Ciò significa che se, in cielo, Dio vuole trasmettere qualcosa a un angelo, ad esempio un comando, nel momento stesso in cui lo pensa è trasmesso. Nell’eternità non ci sono problemi di spazio e tempo.

Gli uomini, invece, sono legati alla dimensione spazio-temporale. Dio ha creato le leggi fisiche e non ha alcun interesse a negarle andando contro se stesso. (Ciò vale anche per i miracoli, che non sono fenomeni impossibili, bensì improbabili).

Date le leggi fisiche che governano la vita sulla terra, e la collaborazione che Dio chiede all’uomo nell’opera di salvezza, succede che a volte Dio, volendo dare 10 euro a qualcuno, dia 10 euro a un altro e si aspetti che questo altro dia all’altro di prima i 10 euro.

Ammettiamo che Dio faccia avere a qualcuno 100 euro da distribuire a 10 persone. A causa delle leggi dello spazio e del tempo, volute pur sempre da Dio, si sarà costretti a darle in ordine, non tutte insieme. Perciò qualcuno riceverà i 10 euro prima, qualcuno dopo. Sulla terra la distribuzione è un problema logistico.

Facendo il corriere ho chiare queste cose. La mattina carico sul furgone 200 pacchi. Ciascun cliente crede di essere l’unico, di poter scegliere l’orario di consegna, ecco perché capita di non trovare i clienti in casa. Invece il mio compito, o comunque il compito di chi ha il dovere di pianificare il giro, è stabilire chi riceve il pacco la mattina e chi il pomeriggio, chi per primo e chi per ultimo, chi di prima e chi di tarda mattina, chi di primo e chi di tardo pomeriggio, chi a mezzogiorno e così via.

Ciò avviene anche per il deposito della fede. Dio potrebbe trasmettere la fede a tutti gli uomini nello stesso momento, così come potrebbe distribuire le sostanze materiali a tutti gli uomini nella stessa misura istantaneamente, se volesse. Ma ha voluto creare l’universo con leggi fisiche.

I beni spirituali sono soggetti anch’essi alle leggi della materia, dello spazio e del tempo, come quelli materiali. La fede è un bene spirituale. Si pensi a Gesù che dice: “Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò” (Gv 16, 7). Siccome lo Spirito Santo è lo spirito di Gesù – ogni uomo è composto di corpo, anima e spirito (cf. 1Ts 5, 23) – quando il Figlio, la Seconda Persona della Santissima Trinità, è sulla terra, è incarnato in Gesù, avviene che tutto lo Spirito Santo è con lui e nessun altro può averne parte. È per questo che è bene che Gesù torni al Padre; perché, a iniziare dalla Pentecoste, lo Spirito Santo sia distribuito ai cristiani, i battezzati. Quando Gesù era sulla terra, era per così dire un ladro di Spirito Santo, era talmente santo che tutto lo Spirito Santo era con lui. Nessun altro poteva parteciparne. Per poterlo distribuire, ha dovuto morire. Lo Spirito Santo ha allora potuto essere distribuito agli apostoli e agli altri discepoli, come prima che Cristo s’incarnasse era distribuito a profeti e ad altri uomini di Dio.

La fede è un tesoro che è stato dato inizialmente agli appartenenti al popolo d’Israele, non perché questo lo tenesse tutto per sé e si considerasse privilegiato, ma perché lo trasmettesse.

Ora disse il Signore
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele,
– poiché ero stato stimato dal Signore
e Dio era stato la mia forza –
mi disse: «È troppo poco che tu sia mio servo
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti di Israele.
Ma io ti renderò luce delle nazioni
perché porti la mia salvezza
fino all’estremità della terra» (Is 49, 5-6)

Già gli israeliti erano chiamati a fare proseliti, a comunicare agli altri il vero Dio. Così oggi il cristiano, per il solo fatto di essere battezzato, è chiamato a fare apostolato, a evangelizzare. Il dono della fede è responsabilità. Da notare che il popolo scelto è il più piccolo, debole e disprezzato. “La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo” (Sal 118, 22). Un popolo nomade, senza terra propria, che vive sotto le tende. Ogni volta che si riceve un dono, come ad esempio la capacità di procurarsi ricchezze (v. Gates, Bezos, Musk, ecc.), bisogna ricordare che: “A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più” (Lc 12, 48b).

È noto, dalle lettere di San Paolo, che la salvezza dovrà giungere a tutte le genti, per ultimo al popolo d’Israele che ha rifiutato il primo annuncio del Cristo:

Fratelli, Dio ha forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch’io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino. Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio. Ora io dico: forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta alle genti, per suscitare la loro gelosia. Se la loro caduta è stata ricchezza per il mondo e il loro fallimento ricchezza per le genti, quanto più la loro totalità! Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l’ostinazione di una parte d’Israele è in atto fino a quando non saranno entrate tutte quante le genti. Allora tutto Israele sarà salvato, come sta scritto: «Da Sion uscirà il liberatore, egli toglierà l’empietà da Giacobbe. Sarà questa la mia alleanza con loro quando distruggerò i loro peccati». Quanto al Vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla scelta di Dio, essi sono amati, a causa dei padri, infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! (Rm 11,1-2a.11-12.25-29)

Solo allora sarà la fine dei tempi, e Dio sarà “tutto in tutti” (1Cor 15, 28).

8 commenti:

  1. così la quistione del bobbolo eletto fu solo quistione di precedenza, ma allora perchè costoro sono ancora in attesa del salvatore che li conduca alla vittoria su tutti, anche sul puttin?

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  2. Fai post troppo impegnativi, insomma teologici, è difficile commentarti!

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    1. In realtà questo post è nato da una domenica di ritiro col mio gruppo di preghiera al cui termine si discuteva sul fatto che alcuni santi, tipo Teresina o Acutis, appaiano essere prescelti perché sin da giovani hanno una comprensione delle cose di Dio che supera quella degli altri e che non può non portarli in Paradiso. Allora saltava fuori la parola "predestinazione", che secondo me è fuorviante... Dio fa certi doni ad alcuni perché questi non li tengano per sé ma aiutino altri a diventar santi.

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  3. Io sono abbonato ad una Fede Prime, vorrei i desideri esauditi nelle h 24 altrimenti potrei recedere. Credo.

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    1. Se Gesù non esaudisce subito è perché mette alla prova la perseveranza nella preghiera. Vuole che ci intratteniamo lui. Sa che già solo quando si accende il canale di comunicazione è un beneficio per noi. Però ti consiglio di chiedere come hai fatto nel commento, non si sai mai, tanto per cominciare perché sente tutto... in più perché è portato a esaudire nella sua bontà. In ogni caso l'insistenza lo muove, come mostra la parabola della vedova e del giudice ingiusto. Ultimamente mi sono trovato a pregare così: "Ti prego, modifica la realtà in base alla mia volontà (sempre che ciò sia conforme alla tua Volontà)". Per dire che anch'io mi sono spinto un po' in là nel metterlo alla prova. Spero non si adiri. Tutt'al più si fa una ghignata.

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  4. Un'esegesi... logistica!
    :)
    Codesto tuo essere ben piantato nella realtà è una marcia in più in termini di apostolato e missione.

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    1. La logistica è un principio fondamentale nell'economia della materia.

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