Il pacifico mondo

Quando il grano verdeggia
e si sposano
aria fresca e sole caldo,
chi sta meglio di me
a vagare in maniche di camicia
per campagne ricche,
entrare in una cascina
accolto da cani solo
inizialmente abbaianti,
poi subito scodinzolanti,
felici di una visita spezza-noia,
di poter arraffare una grattatina
proprio in quel punto lì,
e vecchie solo
inizialmente seccate, solo
perché loro il computer
non sanno usarlo,
ma felici
di ritirare il pacchetto
e far parte anche loro
del mondo nuovo,
attraverso figli, nuore e nipoti?
Ah, che gioia, quando il corriere
è gentile,
è uno di noi, un figlio di madre,
un lavoratore
che entra in punta di piedi,
si scusa quasi,
cerca di non disturbare.
Gli si posson portare i bambini
in braccio, a dire: “Ciao,
come ti chiami? Io
mi chiamo Filippo!”. Schermaglie,
timidezze, mentre i cani
annusano le ruote
e sognano di lunghe strade,
lasciando un ricordo
per il cane che annuserà
prossimo. Si raccontano
acciacchi, è offerto
il caffè, ma:
“Purtroppo
se non continuo
non finisco più”,
è la scusa più azzeccata,
ancorché vera. Felice
di godere un attimo
del pacifico mondo, 
anche se in punta di piedi
perché il nuovo
sotto sotto spaventa.
Strade dissestate, ciuffoni d’erba,
alberi ingombranti graffiate
pure il furgone,
pagherò, purché
non mi sia tolto tutto ciò,
pagherò. E un’edicola,
una Madonna con bambino,
una Pietà, un San Luigi,
una pieve,
son sempre pronti
a confortare e consolare;
nel vagare un segno di croce,
un’Ave dischiude le labbra,
quasi si forma una lacrima,
quasi ex-voto... 
Meglio non fotografare
per mettere nello stato,
non si capirebbe,
meglio all’antica,
ricordare e parlare.
Quando facendo manovra
si rischia di finire in un fosso,
ma subito dopo
trotterellando sulle buche,
si attinge a tocco di labbra
alla bottiglietta d’acqua, godendo
l’aria dal finestrino,
come si può,
come si può non ringraziare?

20 commenti:

  1. È vero, in mezzo alla campagna è impossibile non sentirsi in pace col mondo intorno a noi. Forse è proprio lo stare in mezzo alla natura che fa bene all'equilibrio psicofisico dell'essere umano.

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    1. Probabilmente è così, dove c’è pace si sta in pace. L’importante, naturalmente, è stare in pace dentro. Molti dei clienti che incontro mi danno l’aria di essere persone che sono invecchiate bene e in pace.

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  2. Mi ricordi il periodo nel quale ho fatto la postina, anche se i cani non erano molto socievoli.
    I versi del mio post sono del Faber "un chimico".

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    1. I cani perlopiù ti sbraitano addosso, tranne pochissimi che arrivano scodinzolando o addirittura (mi è capitato) portando un gioco. Quelli delle corti aperte delle cascine se sono liberi non fanno niente.

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  3. Io vivo in campagna, vicino a Milano ma è una zona di campagna. Mi piace il contatto con la natura, la gente semplice, i cani che mi fanno festa. La natura mi da pace, soprattutto in montagna. Buon Primo Maggio. Ciao

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    1. Hai scelto una sistemazione ideale. Io sono cresciuto in condominio a Milano (zona Stazione Centrale) e anche qui a Brescia ho scelto un condominio perché è il mio ambiente naturale, inoltre mi consente di vivere un discreto anonimato, essenziale per il tipo che sono. Ti saluto!

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  4. La serenità con cui si affronta tutto, genera serenità. I sorrisi ad esempio possono troncare sul mascere qualsiasi malinteso, lasciare spazio alla cortesia, alla gentilezze.. sono sicuro di questo, e il tuo pacato narrare ne è conferma. Certo ci vuole un minimo di predisposizione d'animo, e pure un sacco di pazienza. Ma Dio non ha certo lesinato con te. Buon Primo Maggio!!

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    1. Una cosa che cerco di fare è arrivare col sorriso, non è ricambiato il 10% delle volte (può essere anche solo perché uno si è appena svegliato), ma per lo più è contagioso. A volte ci sono giornate perfette, che ispirano proprio a ringraziare. Buon primo maggio!

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  5. molto belle le tue riflessioni Filippo: in definitiva tutto è grazia e di tutto dobbiamo ringraziare la Provvidenza che si china su di noi ogni giorno!!!

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  6. Hai reso molto bene la serena tranquillità del tuo lavoro (o perlomeno, immagino, di alcuni momenti del tuo lavoro). Mi ha ricordato un film di Lynch: una storia vera.

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    1. Gran film, l'ho visto più di una volta e mi piace assai. Lynch ha fatto alcuni scivoloni ma tutto sommato è un genio. Mulholland Drive è uno dei miei film preferiti.

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  7. chissà invece quanto soffrono quelli che lavorano nel traffico cittadino, raccogliamo amorevolmente gli occhi e preghiamo per loro

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    1. Io soffrivo tantissimo, ma i ragazzi che fanno oggi il centro hanno moooolto più pelo sullo stomaco di me. Se ne fregano di tutti, lasciano il furgone come vogliono, bloccano il traffico se necessario, ecc. Io non ero adatto, troppo sensibile e fragile. Tre o quattro volte mi hanno mandato anche a Milano per mancanza di personale, un incubo. Non oso pensare a quelli che fanno Roma...

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  8. Anche tu poeta, Filippo! 😃
    Ottimo, una bella (e simpatica) estemporanea sulle tue esperienze lavorative 🙂 chissà se ti è venuta in mente tutta assieme o ti sei soffermato (mi immagino) a scriverla durante un attimo di pausa dentro il tuo furgone, nel telefonino stesso....🙋🏻‍♂️(io ne ho alcune salvate nel block notes, che forse non pubblicherò mai....)

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    1. Mi piacerebbe scrivere più poesie, ma preferisco la prosa.
      Mi è venuta in mente di notte, pensa, non riuscivo a dormire, pura ispirazione... mi sono alzato e l'ho scritta a computer...

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  9. Qui, dopo le piogge - finalmente! - è una lussureggiante orgia di mille verdi e fiori, fiori, fiori.
    Il verde è un eccellente apportatore di benessere: poche le persone che se ne rendono conto.
    Apprezzare e notare questi scorci di felicità permette di viverli ancor meglio.
    Evviva, Filippo!

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    1. Il verde ha sempre avuto l'effetto di calmarmi. Adoro i primi verdi primaverili, chiari e scintillanti. Gioisco con te per le meraviglie che può regalare la natura!

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    2. Ci sono varie evidenze più o meno scientiche (traduzione: hanno dimostrato questo e quello) sul verde rasserenante, calmante, corroborante.

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