Che vicino orribile

Ho provato a mettermi a guardare un film, A walk to remember, ma gli auricolari bluetooth sono scarichi, perciò ho dovuto metterli in carica e ho dovuto smettere di guardare il film. Tanto già dallʼinizio posso dire che è un film che non mi piace. Ne ho piene le palle di film adolescenziali. È che quando si cercano su internet liste di romcom vengono fuori parecchie storie dʼamore ambientate negli anni dellʼadolescenza. Ormai sono troppo vecchio per interessarmi di dinamiche adolescenziali. Anche se è vero che lʼamore non ha età. Però forse dovrei puntare più sulle vecchie commedie romantiche in bianco e nero.

La cosa peggiore del fatto che gli auricolari bluetooth siano scarichi non è non poter guardare il film, ma non potermi isolare dai rumori esterni.
I rumori esterni sono i miei vicini che passano il tempo nel loro spazio allʼaperto, che è appena fuori dalla mia porta. E il tempo che i miei vicini passano nel loro spazio allʼaperto spesso lo passano parlando. Il vicino, ossia il padre di famiglia, quando non ha ospiti o amici con cui parlare parla al telefono. Va a finire che cʼè sempre un rumore di sottofondo fuori dalla mia porta. Sta diventando una cosa insopportabile, specialmente se la sera voglio mettermi a leggere o scrivere.
La soluzione abituale è ascoltare musica (Mozart, Haydn, gregoriano) con gli auricolari bluetooth, ma in occasioni come questa non mi resta che prendere due strappi di carta igienica, inzupparli dʼacqua e improvvisare tappi per le orecchie. Ma le voci si sentono anche attraverso i tappi per le orecchie, a volte.

Io naturalmente non ho uno spazio allʼaperto perché ho un misero monolocale.
E soprattutto, a questi vicini di casa non si può dir niente perché hanno una bambina malata di leucemia. Sono una giovane coppia ucraina, e sono venuti a vivere nella città in cui vivo perché la città in cui vivo è famosa per le cure contro la leucemia infantile.
Sono entrambi pittori, quindi non schiodano mai, tranne quando vanno in ospedale.

Che altro posso dire? So di essere una persona orribile. Aspetto un fulmine dal cielo da un momento allʼaltro.
È evidente che questa è una famiglia che ha sofferto e soffre terribilmente. Solo negli ultimi mesi a V., la bambina, sono ricresciuti i capelli. Ultimamente sta meglio, ma so che le cure che ha fatto lʼhanno fatta soffrire tanto. Ogni tanto ha delle febbri.
È una famiglia a cui è permesso tutto. A me toccano solo dei gran tappi per le orecchie.
A loro, con tutto quello che passano, tocca pure un vicino come me.

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