Braulio è un poliziotto della Scientifica che da giovane ha lasciato la ragazza con cui stava appena scoperto che era incinta. Oggi è maturo. La donna lo contatta perché, per problemi di salute, non è più in grado di tenere la bambina. Braulio non sapeva nemmeno di essere padre. Decide di tenere fede alle proprie responsabilità.
La prima volta, per conoscersi, decidono di portare la bambina alla stazione di Polizia. Madre e figlia si presentano in macchina. Braulio si fa trovare all’entrata. Mentre l’auto accosta, Braulio si avvicina e apre la portiera. La bambina è seduta dietro. Braulio si abbassa per sollevare lo schienale del sedile, ma ci ha già pensato la bambina. Premendo il pulsante lo fa scattare in avanti, questo colpisce in pieno Braulio sulla faccia. Braulio cade a terra. Ursmara, la madre, scende dall’auto, apre il bagagliaio e tira fuori una sedia a rotelle. Mentre Braulio è a terra e si palpa la faccia, Ursmara si accosta alla portiera aperta con la sedia, si infila, prende la bambina e la mette sopra. Entrambe si girano verso Braulio. “Ciao papà, pensi di stare lì ancora molto?”. Braulio si passa la mano sui capelli neri ricci… “N-no… ecco… io… non sapevo…”, “Cosa, che sono handicappata? Non preoccuparti, sono solo le gambe che non posso muovere, il cervello funziona bene”.
Galdina e Braulio passeranno tutti i pomeriggi insieme, alla stazione di Polizia. Lavoreranno spalla a spalla. Mentre Ursmara porterà avanti la cura per la sua malattia, l’intelligenza di Galdina aiuterà Braulio a risolvere numerosi casi difficili.
Lo spunto è buono, ma va sviluppato. Perché non provi a sceneggiare qualche episodio?
RispondiEliminaMi sembra un'impresa difficilissima!
EliminaPer essere uno della scientifica, lasciare la ragazza incinta e poi sorprendersi di sapere che era padre, già la identifica appieno come "fiction Rai".
RispondiEliminap.s. nella 6 puntata della terza serie, simpatico l'episodio in cui la bambina, cresciuta, denuncerà la madre per il nome che le ha appioppato.
Non so cosa intendi per “fiction Rai”. Nella mia immaginazione, non è impossibile per un uomo fare errori e poi redimersi. Da un poliziotto, tra l’altro, non bisogna aspettarsi la perfezione. Non so se conosci il detto inglese: “It takes a thief to catch a thief”, ‘Ci vuole un ladro per prendere un ladro’. Se uno è costretto a frequentare malviventi e prostitute non potrà essere uno stinco di santo. Le frequentazioni della nostra vita ci plasmano. Ciò detto, le Forze dell’Ordine vanno rispettate e onorate.
EliminaForse col nome della bambina sono stato un po’ frettoloso. Non sono esclusi aggiustamenti.
no, no, è robba vecchia non buona anche per la rai, meglio scrivere quarcosa sul ritmo nuovo, tipo quelli de sanremo
RispondiEliminaSono antiquato! E Sanremo non lo guardo!
EliminaCiao, grazie per essere passato. Se non ho capito male, questa è una tua idea per un prossimo sceneggiato su Rai 1. Mi sembra buona l'idea di questa bambina che aiuta il padre a risolvere i casi ptù difficili, però cambia il nome alla bimba !! Saluti.
RispondiEliminaVolevo essere ironico, in realtà è un'idea che mi è venuta e che forse proverò a sviluppare. Naturalmente cambiando nome alla bambina.
EliminaMolti personaggi importanti delle fiction TV vengono introdotti proprio in questi modi imbarazzanti... 😄
RispondiEliminaDi polizieschi però ce n'è già fin troppi...
Io poi non sono il tipo da polizieschi e non ho abbastanza cervello per le trame complicate. Se riesco a tenerla sulla commedia continuo, vediamo...
EliminaNon vedo le fiction, cioè ne ho vista solo una perchè ci lavorava una ragazza delle mie parti, ma credo che vada rimplolpata la trama.
RispondiEliminaDecisamente. Se la mia musa, lo Spirito Santo, mi ispira...
EliminaPenso che scrivere ne valga sempre la pena perché è un valido aiuto per scaricare tensioni e somatizzare esperienze negative. Buon proseguimento!
RispondiEliminaGrazie! Anch'io sono convinto che la scrittura abbia valenza terapeutica. Auguri a tutti gli scrittori!
EliminaVedo che alla fine, Onesima ha calamitato le attenzioni di quasi tutti.. ihihi
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