I tedeschi rovina giornata

Filocamo telefonò alle 8,20, l’ora in cui sarebbe dovuto essere a casa di Alipio, e disse: “Sono un po’ in ritardo. Sto partendo adesso”. “Va bene, ti aspettiamo!”, rispose Polvorino, figlio di Alipio.
Filocamo, Polvorino e Solorzano, i figli maggiori di Alipio, quel giorno andavano al lago di Garda, Toscolano Maderno, Lido degli Ulivi.
Si chiama Lido degli Ulivi perché alle sue spalle c’è un appezzamento con una piantagione di ulivi. La piantagione separa la spiaggia dalle prime case o, sarebbe il caso di dire, dai primi residence. Toscolano Maderno: residence, hotel, case da villeggiatura, un benzinaio e un paio di supermercati.

Alle 8,30 Filocamo era a casa di Alipio. Pronti per partire.

Pranzi al sacco. Filocamo, a parte l’acqua che portava da casa, se l’era procurato alla forneria. Un pezzo di focaccia, un pezzo di pizza e una tortina di sfoglia ripiena al formaggio.
I fratelli fecero fermare Filocamo a Vallio Terme (metà strada) e si procurarono il pranzo in una salumeria di paese, economica. Comprarono una bottiglia d’acqua, due bottiglie di birra da 66cl, otto filoncini, salame, coppa.

Alle 10,00 prendevano possesso di una panchina alle spalle della spiaggia. La spiaggia è una striscia di sassi spalleggiata da un prato, panchine, strada, ulivi. Tra una panchina e l’altra, platano.
La panchina fu coperta da asciugamani e zaini. Solorzano aveva portato una sedia di plastica pieghevole a schienale alto. La sistemò a sinistra della panchina, il posto del boss.

Solorzano è stato camionista tutta la vita. Nel 2016, ubriaco con un amico al lago, non va a fare apprezzamenti a una ragazza su un pullman? Un testimone falsamente afferma di aver visto contatto fisico. Solorzano si becca molestie sessuali, due anni di prigione a Pavia e due ai domiciliari, scontati per la fine del 2021. Attualmente disoccupato.

Bagno, lettura di Gabriele Amorth, Racconti di un esorcista all’ombra di un ulivo, altro bagno, pranzo, gita al bar per gelato e caffè, pisolino all’ombra di un ulivo, finisce il pisolino e...

Filocamo torna alla panchina. Polvorino e Solorzano, un anno di differenza, stanno facendo il bagno. Due famiglie di tedeschi con due figli per famiglia, approfittando delle assenze hanno steso i loro pesanti teli, quasi coperte, sotto il platano e davanti alla panchina. L’erba, sotto i platani e presso le panchine, non c’è, c’è terra con sassolini, qualche radice platanica che fuoriesce, un telo da mare è troppo sottile, i tedeschi sono attrezzati, il lago è loro, sono loro i principali destinatari delle strutture turistiche del lago di Garda, i tedeschi... fanno ciò che vogliono.
Mentre Filocamo si accosta alla panchina, sonno ancora negli occhi, è costretto a vedere un gruppetto di bambini – intoccabili in quanto bambini – depositare braccioli e costumini bagnati sul suo lato della panchina. Ma anche se volesse sedersi non potrebbe nemmeno allungare le gambe, tanto i tedeschi si sono avvicinati coi teli spessi, perfetti per il tipo di terreno.

Filocamo resta in piedi dietro alla panchina. Come a dire: “Non mi vedete? Sono qui. Sono arrivato. Questo è il mio posto. Levate la vostra roba dalla panchina – non m’interessa sia di bambini”.

Polvorino è il figlio maggiore di Alipio. Qualche anno fa gli è stata riconosciuta un’invalidità psichiatrica dell’80% e ora percepisce una piccola pensione. Lavora come vigile urbano fuori dalle scuole per far attraversare i bambini. Da settembre andrà a lavare i pavimenti nei supermercati. Polvorino è il padre di Alipietto. Alipietto da aprile 2022 è stato tolto alla madre e dato a una comunità di suore in attesa che si trovi una famiglia affidataria.

Filocamo sperava che i tedeschi si accorgessero di lui e dicessero: “Oh, sorry!”, e togliessero in fretta le cose dei bambini. Invece un tedesco era spiaggiato tipo balena in mezzo al grezzo telo, l'altro, in piedi, guardava il lago e mangiava anguria, una donna era seduta nella posizione di Christina’s world, l’altra si occupava dei bambini. Nessuna attenzione, Filocamo totalmente ignorato.

Filocamo iniziò a ragionare che era colpa della sua pancia se non lo rispettavano. Come si permettevano? Avrebbe forse dovuto dire: “Can you move your stuff from the bench? I came here waaay before you. This is my place. You are not supposed to put your stuff there!”. Ma non diceva niente. Accantonate le frasi che poteva dire, restavano i gesti inconsulti. Si immaginava calciare la testa del tedesco spiaggiato come un pallone da calcio, in realtà si sarebbe fatto male al piede, era coi sandali. O gridare: “Fucking German assholes! Take off your fucking stuff from my bench!”.
Alla fine passò sul davanti, spostò le cose appoggiate fino all’orlo e si sedette, braccia allargate, pancia rivolta al cielo. I tedeschi guardarono con sguardo periferale ciò che avveniva. Non dissero nulla, sapevano che Filocamo era nella ragione, i briganti!

I fratelli tornarono. “Non fai il bagno?”. Che gusto c’è, seriamente, a fare il bagno nel lago? Puoi stare al massimo cinque metri da riva se no ci rimetti la pelle! “No, vado a fare un giro”. Non digeriva lo stare a contatto coi tedeschi rovina giornata. Fece un giro il più lungo possibile, stette via 45 minuti. Girò per il paese deserto. Erano tutti alle spiagge. Si comprò una bottiglia d’acqua e un gelato al chiosco, cosa che non avrebbe potuto fare di fronte ai fratelli poveri. Il gelato l’avevano già preso. L’acqua l’avevano portata da casa – ma ormai era calda. Tornò, fece un bagno veloce per accontentarli, provò a leggere ancora qualche riga di Racconti di un esorcista, ma dopo l’ultimo bagno dei fratelli decisero di andare.

Alle 17,00 partirono. A metà strada, in montagna, si fermarono per prendere acqua fresca da una fonte che si raggiunge via sentiero. La fonte era secca. “Il comune l’avrà fatta chiudere per la siccità!”. Arrivarono a casa per le 18,00, Filocamo entrò in casa, bevve un bicchiere di tè offerto, e partì.
Andò al locker Amazon a ritirare il Supradyn, un coprimaterasso matrimoniale per il divano-letto, To the lighouse di Virginia Woolf, il Rituale degli esorcismi, l’antenna nuova per l’auto – non era quello il problema, l’autoradio continua a non funzionare – e per le 19,00 fu a casa.

11 commenti:

  1. Una bella gita al lago....rovinata dai tedeschi. Bel racconto!! Buona domenica.

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  2. Solorzano dove l'ha preso l'avvocato, al discount?

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    1. Eh, più o meno... è una famiglia povera.

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  3. porello Solorzano, nelle metropoli sui mezzi pubblici il contatto fisico è gratuito nelle ore di punta

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    1. Porello sì, non è un santo ma quattro anni sono stati una vera ingiustizia.

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    2. urca, 4 anni sur gobbo ar bobbolo, certo per chi quatambia 15k ar mese come i gestori der benessere pubblico sono un'inezia.
      Vedi se te ariesce de convince solarzano a trasferisse in una metropoli, se no la prossima vorta saranno 8 gli anni sempre sur gobbo de chi paga le tasse.

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  4. Così surreale da... sembrare più vera del vero!

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    1. Non l'ho progettata surreale... è venuta così.

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  5. Il bello è che spieghi perché Lido degli Ulivi si chiama così e non per quale motivo malsano tutta sta gente si chiama peggio dei Pokemon.. ;)

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    1. Ah! Mi hai fatto venire in mente un racconto di Alphonse Allais, di cui però non ricordo il titolo. Fa niente, lasciamo stare. Se però ti capita una raccolta di suoi racconti, agguantala, vale la pena, e se c'è il succitato racconto, lo riconoscerai subito.

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