La bestemmia fa male

Gli insulti di coloro che ti insultano sono caduti sopra di me (Rm 15, 3)


È da tanto che penso che chi bestemmia diventa cattivo.

In generale chi pecca diventa cattivo.
I peccati sono le pietre che ci si porta dietro da lanciare quando si deve giudicare il peccato di altri.

Quando si commette un peccato si crea dentro la persona una pietra. Il cuore si indurisce.

“Vi mando come agnelli in mezzo ai lupi”, Lc 10, 3. Chi non pecca si trasforma in agnello. Chi non pecca diventa corpo di Cristo. In quanto tale, il non peccatore diventa vittima del peccatore.

I peccatori non scagliano le loro pietre solo su chi ha peccato, ma anche su chi non ha commesso nessun peccato, come si sa bene dallʼesperienza della Croce.

Chi bestemmia si fa portavoce del demonio.

Siccome Dio è la più grande realtà esistente, chi dice che Dio è cattivo, ossia chi dice una falsità su Dio, dice una falsità enorme, gigantesca.

Mentire su Dio, come dire eresie, non è la stessa cosa che mentire su una cosa terrena.
Anche se uno dicesse che una pietra è un pezzo di legno, o che una persona è unʼaltra persona, o persino che il mare è il cielo, non starebbe dicendo una menzogna tanto grande quanto dire una falsità su Dio.
Le menzogne e gli errori sulle cose grandi sono menzogne ed errori più grandi delle menzogne e degli errori sulle cose piccole.

Le realtà celesti sono molto più grandi di quelle terrene. È un cambio di dimensione. È un salto di potenze di dieci.

Ecco perché chi bestemmia diventa irrimediabilmente cieco. Dire la più grande falsità possibile – ossia che Dio è cattivo – significa diventare immediatamente completamente ciechi.

Si diventa ciechi e si diventa cattivi.

La bestemmia è un peccato molto più grande di quanto si pensi.
Se Dio è Verbo, i peccati di parola sono molto gravi, molto importanti.

Mi capita di subire cattiverie gratuite, perfidie pure, cose che solo il demonio può escogitare. Ogni volta che mi capita, della persona che mi ha fatto la cattiveria penso: “Questo è un bestemmiatore”.

Siccome poi chi subisce il peccato diventa peccato (“Dio lo fece peccato”, 2Cor 5, 21) capita che gli stessi che hanno subito una cattiveria diventino cattivi. Come se la pietra che hanno preso su di sé, che hanno subito, diventi una pietra che da quel momento è in loro possesso. Così si trasformano a loro volta in persone cattive, persone lontane da Dio.

Secondo me è questo che Gesù ha sperimentato quando ha detto: “Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato” (Mc 15, 34).

Gesù abbandonato significa essere totalmente trasformati in peccato a causa dellʼaver preso su di sé tutto il peccato degli altri. In tale condizione non ci si può sentire vicini a Dio.
Ci si sente come peccatori.

Naturalmente questo è solo un accenno.

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