Song to the siren

And you sang / Sail to me / Sail to me / Let me enfold you / Here I am / Here I am / Waiting to hold you (Tim Buckley

Sono andato a vedere Beautiful boy.

Il film, non si può dir nulla, è bello. Recitato impeccabilmente da tutti compresi i bambini piccoli.
Così almeno mi è parso, puntando gli occhi e guardando attraverso lʼaberrazione del doppiaggio.
La storia è importante, commovente, raccontata bene.

Uscendo ho detto: “Continuo a preferire le commedie”.
(Di fatto, se posso, guardo una commedia).
Ogni volta che Nic sta per avere una ricaduta è una sofferenza. Da stringere i braccioli e tirare le gambe dicendo: “Oh, no, no, no!”.
Quando si capisce che Nic non si riprenderà mai, ma che continuerà ad avere ricadute perché gli piace troppo la droga, si capisce che il film non è a lieto fine e si pensa: “Continuo a preferire le commedie”.

La storia, poi, è a lieto fine, ma lo si scopre solo nei titoli di coda, dove viene detto che oggi (2018) Nic è pulito da otto anni, a prezzo di grandi fatiche e del sacrificio di molte persone.

Eh sì, il film è basato su una storia vera. Tuttʼora in corso.

Bellissima la figura del padre, interpretato da Steve Carrell, che dopo questo film adoro ancora di più.
Davvero non vedo lʼora di vedere Beautiful boy in lingua originale per vedere totalmente (cioè anche grazie a cose come lʼinflessione della voce) come Steve Carrell ha recitato.
Di sicuro, sia grazie al fatto che il film è scritto bene sia grazie alla recitazione di Steve Carrell, è perfettamente trasmessa lʼidea dellʼimmenso amore del padre per il figlio. Bello, bello, bello.

La cosa che fa soffrire di più, oltre alle ricadute, è vedere Nic che inizia a mentire al padre.
La droga trasforma Nic in un bugiardo subdolo, arrabbiato, pieno di inganno. Il padre (Steve Carrell) resiste fino alla fine del film, ma alla fine si rende conto che Nic ha troppe volte scelto la droga al posto del bellissimo rapporto padre-figlio che avevano, e che quindi non può più fidarsi di lui.
(In una delle scene finali Nic, dopo essere sparito per alcuni giorni, cerca di entrare nella casa paterna mentre non cʼè nessuno, per rubare oggetti da vendere per comprarsi la droga).

Lʼultima scena è un miracolo. Nic sopravvive a unʼoverdose. A quanto pare è dopo questo miracolo che Nic mette la testa a posto e decide di dire addio alla droga.
Come si sa appunto dai titoli di coda.

Non so se è un caso, ma nella scena in cui padre e figlio fanno surf insieme cʼè la canzone Song to the siren cantata da Tim Buckley. Di tale canzone è stata fatta una cover da John Frusciante, che compare nellʼalbum The empyrean.
John Frusciante ha avuto una sorta di NDE (Near Death Experience) quando ha rischiato di morire a causa di unʼoverdose. Da quel momento ha smesso completamente di fare uso di droghe e ha acquisito i “musical superpowers” (Rolling Stone) con cui è tornato sulla scena musicale, sia collaborando coi Red Hot Chili Peppers, sia pubblicando molti – incredibili – album da solista.
Sarà un caso che Song to the siren è stata inserita nella colonna sonora del film?

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