Single per costrizione e per scelta

La questione dei miei rapporti con le donne non è affatto delicata. Semplicemente, ho deciso che non avrò donne per il resto della mia vita. In aprile faccio 43 anni, sento di essere troppo incastrato nelle abitudini per permettermi di avere una relazione. Le mie abitudini sono troppo incrostate. Provo a spiegarmi: non ho voglia di cambiare abitudini. Ho sempre detto: “Se Dio vuole che mi sposi, metterà sul mio cammino una donna”. Da quando ho smesso di fare il frate, è capitato due volte che sul mio cammino arrivasse una donna. La prima l’ho conosciuta in ambiente psichiatrico, quando sono stato ricoverato. Lei si è segnata proprio il fatto che ero stato frate (chissà perché certe donne sono così interessate ai frati), tre anni dopo era ancora in una comunità di recupero psichiatrica, in quella comunità è andata una persona che ho conosciuto sempre in ambiente psichiatrico, da lei si è fatta dare l’indirizzo, mi ha scritto, ci siamo incontrati... Insomma, ha fatto tutto lei. Già non mi piace quando una donna fa tutto lei. È l’uomo che deve fare il primo passo. Mi dispiace dire che in questo modo avrò perso centinaia di possibilità di relazioni, solo perché non ho avuto il coraggio di fare il primo passo, però devo anche dire che se non riesco a fare il primo passo, e decide di farlo lei perché capisce che non riesco a farlo, le cose andranno comunque male. Non do così tanta importanza all’amore. Intendo l’amore eros. Trovo, tra l’altro, che non sia il criterio migliore per capire se due persone sono fatte una per l’altra. Quante volte l’innamoramento è fuorviante. Due persone si accoppiano a causa dell’innamoramento, dopo anni scoprono che sono completamente diverse da ciò che si aspettavano. Apprezzo quelli che resistono dando più importanza al sacramento che alla propria felicità. Un tempo esistevano gli speziali, c’è un bel passo del Teeteto platonico che, per descrivere la tecnica maieutica di Socrate, fa il confronto con la tecnica maieutica dell’ostetrica, e dice che l’ostetrica è la stessa persona che presiede agli accoppiamenti, come l’agricoltore, che è colui che conosce quale tipo di terreno è il migliore per il tale seme, procede all’inseminazione e al raccolto. Anche la seconda donna che ho incontrato in questi anni ha fatto tutto lei. Si ricordava che ero stato frate, in qualche modo ci eravamo scambiati i numeri di telefono, mi ha contattato scrivendo: “Ciao! Ti va se qualche volta ti giro qualche audio con qualche omelia o qualche preghiera?”. Certo che mi va! Peccato che ha 16 anni più di me. Sotto la spinta di un amico telefonico che abita nelle Marche, che mi diceva: “Fa’ così, fa’ cosà”, per due anni siamo andati avanti a messaggi sporadici. Lui mi diceva che avrei dovuto spingere per incontrarci. Poi è iniziato il periodo dei vocali, in cui io specialmente mi sono messo a nudo. Quando ci siamo incontrati (per andare a messa), ricordo benissimo, è scesa dalla macchina, ha visto la pancia e ha fatto una smorfia. Da allora anche i vocali sono diminuiti. Una volta mi ha mandato un messaggio per chiedermi se per caso provassi sentimenti per lei, perché lei, assolutamente, no (davvero lusinghiero), se dobbiamo portare avanti un’amicizia uomo-donna queste cose sono di complicazione. Peccato, lei a me piace. Ho dovuto mentire, facendomi del male, altrimenti il rapporto non sarebbe potuto proseguire, neanche sotto forma di amicizia. Al momento siamo a due, tre messaggi settimanali, sempre strettamente riguardanti la preghiera. Questa donna, siccome è andata in pensione anticipatamente ma poi si è resa conto che faceva fatica coi conti, avendo tra l’altro tre cani e tre gatti, avevo pensato seriamente che avrei potuto sposarla, pur essendoci differenza d’età. Alla fine, lentamente, mi ha messo al mio posto. Durissima è stata la volta in cui, parlando di Luca Ward, attore famoso come doppiatore, ha detto che le piacciono gli uomini come lui, coi capelli lunghi lisci. Mi sono rassegnato. C’è poi la questione sesso. Dall’ultima relazione che ho avuto, durata sei mesi, con la psichiatrica, ho ricavato un senso di noia e disgusto per il sesso. Bisogna dire che questa ragazza non era per niente bella eppure aveva sempre voglia di far sesso. Per me era un tormento, non sapevo più come uscirne. Ho fatto anche un discorso in cui spiegavo che per me il sesso non era più importante, ma lei s’impuntava e partiva con discorsi tipo che se non avevo voglia di fare sesso allora non l’amavo... Alla fine l’ho lasciata. Con la donna di 16 anni in più non mi dispiacerebbe fare sesso, è bella, ho già immaginato varie volte come potrebbe essere. Però forse è l’esaltazione della prima volta; per come sono fatto io, si finirebbe presto nella noia. Devo ammettere che se mi dicesse: “Sposiamoci e viviamo come fratello e sorella”, accetterei. Dubbio che mi è venuto più volte: questa donna mi interessa solo perché è bella e avrei voglia di farci sesso, o perché sono davvero innamorato di lei? Sarei disposto a mettere da parte le mie abitudini, o perlomeno a scendere a compromessi, per condividere una casa con un’amante degli animali? Non che abbia qualcosa contro gli animali, anzi! Col tempo ho scoperto che non abbiamo nemmeno le stesse idee politiche e religiose. Però quanto mi piace fisicamente...! Alla fine dei conti, tutto considerato, ribadisco che in primo luogo non ho voglia, e nemmeno capacità, di cambiare abitudini. Vado a letto e mi sveglio sempre alla stessa ora, faccio sempre la stessa colazione; quando ho giorni liberi, a meno che non abbia commissioni, mi piace stare in casa a leggere e scrivere piuttosto che andare in giro, a fare gite o visitare luoghi... È da anni che ho scoperto che il viaggio interiore per me è più soddisfacente che quello esteriore, e poi prendo esempio da Socrate, che non è mai uscito da Atene tranne tranne per due campagne militari (cf. Fedro). Cerco di praticare l’introspezione tramite preghiera e scrittura e posso viaggiare più con la mente, attraverso libri, film e meditazione, che attraverso il corpo. Se una donna mi costringesse a uscite domenicali, farei fatica a sopportarlo. Penso che più una coppia invecchia, meno sesso automaticamente fa. Anche questo mi viene da Platone. Sempre in Fedro, dove si parla di Eros, si dice che quando i corpi sono giovani può esserci un interesse per il corpo, ma che con l’andare degli anni farsi dei beni fisici lascia il posto a farsi dei beni spirituali, ossia dell’anima. Quali sono i beni dell’anima? Insegnamento, esortazione, tenerezze... Sto parafrasando, in Fedro è tutto espresso meglio. In ogni caso c’è un terzo problema, dopo le abitudini e la delusione del sesso, che mi fa non aver voglia di avere una relazione, e cioè il fatto che non voglio avere figli. So di essere un cattivo umano e un cattivo cristiano, ma è proprio che non solo mi sento vecchio per avere figli (anche se mio padre mi ha avuto quando ne aveva 49), è anche che non ho mai avuto voglia di avere figli. La vita religiosa era proprio la soluzione ideale. Mi rendo conto che c’è qualche difetto psicologico in questa mia non volontà di avere figli; d’altronde sono cresciuto da solo con la mamma; la mia famiglia è sempre stata divisa e disastrata. Non sono cresciuto con un ideale di famiglia. Forse è solo che in quanto figlio unico sono abituato ad avere la pappa pronta e sono pigro. Forse è solo per pigrizia, per la non voglia di crescere ed educare bambini, di darmi da fare, di non poter praticare le mie passioni, che non voglio avere figli. Quand’ero frate una volta chiesi di essere spostato da una parrocchia, dove avrei dovuto far catechismo e stare in oratorio a badare ai bambini piccoli, a un convento dove coltivavo l’orto e per il resto avevo tempo di dedicarmi ad Aristotele. So di essere un pessimo elemento e anche un pessimo cristiano. Riassunte, le tre ragioni per cui non ho una donna: abitudini, delusione del sesso e figli.

19 commenti:

  1. Certo la vita solitaria interferisce in maniera pesante su cambi di ritmi, abitudini, convenzioni ormai radicate. Giusto un'innamoramento pesante potrebbe far fronte. Il sesso poi è sempre diverso, il desiderio di figli anche. Stare con un 'altra persona prevede una comunanza di intenti, idee, comportamenti, desideri. Detta molto terra terra, cosa che farebbe forse inorridire non solo un terapueuta accreditato, ma anche un counselor da 15 euro l'ora, bisogna avere culo, incontrare una persona che soddisfi almeno la metà delle tue aspettative, e che venga soddisfatta in almeno metà delle sue, a quel punto si possono intravedere tracce di futuro accettabile, prospettive minime che permettano scenari percorribili e soprattutto individuabili; in tutto quello che accenni non c'è, ad esempio, traccia di prove di convivenza, neanche parziali. E quello è uno scoglio feroce ma anche illuminante. Possono bastare tre/quattro giorni di convivenza, anche vacanziera, a fare emergere divergenze incredibili, che passano per millemila particolari, non escluso l'ormai mitologico spremere il dentifricio dalla fine oppure dall'inizio del tubetto. Problemi apparentemente tosti, invece, come quello dei figli si/figli no sono paletti per modo di dire, la tipa con sedici anni di più ad esempio, non credo abbia troppe velleità in proposito.. butta giù un po' di pancia e proponile un weekend pseudo religioso..potrebbe rivelarti piacevoli sorprese..

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    1. Ci vorrebbe un innamoramento di quelli tosti per far buttare all’aria le abitudini, o per lo meno iniziare a metterle in discussione. È da un bel po’ che penso che la caratteristica principale di una relazione debba essere la complicità. Non ho mai tentato convivenze anche perché non ho mai avuto una casa... La R. (16 anni di più) in effetti dovrei tentare di vederla di più. Partecipare a un ritiro insieme l’abbiamo già fatto, un sabato e domenica ma non si restava a dormire. Ci vorrebbe qualcosa tipo un pellegrinaggio... però ti dico una cosa. A tu per tu siamo spontanei, ma quando siamo in mezzo alla gente si sente la differenza d’età. Perdere due chili? Non so proprio come potrei fare, un’impresa irrealizzabile.

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  2. Tranquillo non sei l'unico al mondo che sta bene da solo e a volte ... Molte volte è meglio: solo che male accompagnato.

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    1. Infatti! Col tempo sono venuto a sapere di un bel po' di gente che non si è mai sposata. Due fratelli di mia madre hanno vissuto con mia nonna tutta la vita e quando lei è andata all'altro mondo l'hanno seguita entrambi nel giro di tre anni. Può succedere!

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  3. Riguardo i rapporti con le donne non sono la persona più adatta a dare consigli perché non sono mai stato per niente bravo a gestirli, però una cosa posso dirla: l'importante è sentirsi bene dentro. Io ho fatto le scelte che ho fatto nella mia vita anche (ma non esclusivamente) perché a differenza tua essere solo mi annientava psichicamente, mi stavo ammalando, ero infelice (parlo di un'epoca in cui ero molto più giovane, con tutte le relative implicazioni). Se non avessi provato quel forte stato di malessere forse le mie scelte esistenziali sarebbero state diverse. Insomma, l'importante è che tu non stia male dentro.

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    1. In effetti non sto male solo. I primi tempi qualche volta (domeniche estive) soffrivo la solitudine ma non mi succede più. Ho una famiglia numerosa e amici a cui tengo e ciò mi rende felice, anche se non passo tutto il tempo con loro. Di certo l'esperienza come frate mi ha creato la forma mentis per una vita così, fossi stato più giovane avrei fatto più fatica.

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  4. ihihihiiii
    ahahahahAaa
    il fascino del saio
    però ormai alla tua età
    ti consiglio di trovarti una lei completamente uguale a te, non si ries d più a sopportare qualcuna con carattere diverso

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    1. Il fascino del saio è: qualcuno mansueto che si può controllare. Ma anche questi sono sogni.

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  5. èhèhè, lo conosciamo bene anche noi qui in convento a Velletri

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  6. Diciamo che le abitudini è praticamente impossibile stravolgerle, però certe, essendo non sane, sarebbero, anche un po’ alla volta, pian piano, da cambiare. Ad esempio, nel mio caso penso di essere lievemente pigro e che qualcosa in più potrei fare, magari facendo piccoli passi come consigliano gli esperti del miglioramento di sé (v. James Clear e il suo “Atomic habits”). Credo che per amore (parlo di quello folle, incontrollabile) le persone facciano le più grandi pazzie, come, proprio, cercare di cambiare tutto, salvo poi rendersi conto che i nodi vengono al pettine.
    Condivido ciò che dici sulla condivisione degli ideali di fondo. Due persone assai diverse non potranno tollerarsi nel lungo termine se non c’è. Ma su questo piano mi sento già protetto, nel senso che sto attento agli ambienti che frequento, non sono il tipo che ferma la gente per strada o che approccia una donna mentre è a far serata.
    Il problema dei 16 anni sinceramente non lo vedo... se c’è il sentimento... Non si dice che l’amore non ha età? Se poi non si mette al primo posto il sesso, ma si accetta addirittura di vivere come fratello e sorella, non vedo il problema. L’età potrebbe essere un problema solo per chi vede solo, nell’altra persona, un corpo. Ma mi rendo conto che per la maggior parte delle donne essere di molti anni più grandi dell’uomo è un problema. Su questo anche tu dai conferma.
    Preferirei, in ogni caso, essere io quello che fa il primo passo. Sarò all’antica ma è una condizione che ritengo imprescindibile per il funzionamento del rapporto.
    Ti ringrazio per l’incoraggiamento e ti auguro a mia volta buon anno!

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  7. Fino a che non incontri la persona giusta è ovvio che la pensi così. Magari devi trovare una persona affine a te, ma sei ancora assolutamente giovane per fare i figli.

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    1. Può essere che incontro qualcuno che cambia le prospettive. Non si sa mai.

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  8. Omega11/1/23

    Ma sai che ti facevo più vecchio?! E invece hai solo 42 anni... giuro che non l'avrei mai detto. Dai, sei ancora giovane, e quindi hai tutto il tempo che vuoi (se lo vuoi) di farti una famiglia ;)
    Adesso però, beccati pure il mio consiglio (so già che non ti piacerà, ma io te lo scrivo lo stesso ;P): Butta giù la panza, rindossa il saio e, alla prima occasione buona, bombati la milfona (ho fatto pure la rima baciata, TIÉ!) XD

    CIAO CIAO!

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    1. L'intenzione di rimettere il saio ce l'ho, ho anche visitato un monastero in ottobre ma mi han detto che per loro son troppo vecchio. Non demordo. Buttar giù la panza mi sembra un'impresa davvero al di sopra delle mie forze. Per quanto riguarda il sesso occasionale, inutile dire che va contro i miei principi, a questo punto preferisco aspettare e trovare quella giusta.
      Ciao!

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  9. Dimezza i carboidrati, alla tua età il metabolismo funziona ancora bene. Poi non è che devi perdere 20 kg, solo sgonfiarti un po'.

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    1. Vorrei perdere diciamo un cinque chiletti. Però non ce la faccio a dimezzare i carbo, è la base della mia colazione, fondamentale per il mio lavoro che è abbastanza pesante. Non ce la farei a rinunciarvi. Mangio anche tanti latticini, yogurt, formaggi di sera, per non continuare coi carbo. Dolci però non ne mangio. Insomma sono un po' bloccato con la mia dieta.

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  10. Resto convinto che il primo passo debba farlo l'uomo, come la proposta di matrimonio. Altrimenti va in rovina.
    Il sesso, certo, dev'essere solo una componente del rapporto, non può girare tutto intorno a quello; non penso di avere problemi su questo, non sono più un ragazzino. Concordo con ciò che dici, un rapporto è un impegno che richiede la vita intera, se non si ha voglia è meglio lasciar perdere. Auguro a chiunque di trovare la persona adatta e di vivere con essa una vita felice. Detto questo, nel mio caso sto bene anche così.

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  11. E allora fatti aiutare da un nutrizionista! Sei così giovane, accipicchia!

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    1. Spendere soldi per un nutrizionista col quale poi barerei? Uhm, non saprei...

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