Delusione, rabbia e incertezza

Se c’è una delusione nella mia vita è lo sputtanamento di Gilmore girls. Amy Sherman-Palladino fa totalmente scuotere la testa. Tutto ciò che è stata capace di creare è il mondo di Stars Hollow coi suoi bizzarri personaggi. Non è mai riuscita a portare a compimento le premesse dello show. Rory doveva frequentare Harvard e divenire giornalista di successo. Ci sono storie tipo Working girl che avrebbero potuto ispirararla e aiutarla nella comprensione della persona di successo.

La Sherman ha preferito continuare a sviluppare il suo mondo di nani e ballerine piuttosto che creare un arco per Rory. L’incapacità di creare un arco ha finito per costringerla a darle un arco negativo, verso il basso. Gilmore girls, nonostante le belle speranze affidate all’America rurale, finisce per essere storia di fallimento. Rory Gilmore è un personaggio che non riesce a realizzare i propri sogni, nemmeno nella reunion del 2016, A year in the life.

Ci sono pochi lavori drammatici in America, specialmente in televisione, che non hanno l’arco positivo. Nessuno aspettava da un lavoro americano dalle premesse così grandiose una fine così misera. Il brutto è che le premesse hanno creato aspettative negli spettatori. Tutti volevano vedere il trionfo finale di Rory, la coronazione dei sogni, il successo da giornalista.

Anzi, perché dico Working girl? Ci sono effettive giornaliste citate da Rory agli inizi della serie come modello la cui vita avrebbe potuto esser studiata e riprodotta. Quale miglior modo per celebrare donne di successo che raccontare la loro vita attraverso la figura di Rory? Amy Sherman ha mostrato, senza volerlo, senza voler dare un messaggio preciso nella sua opera, semplicemente facendosi scappare l’opera dalle mani, che il sogno americano non esiste.

Anzi, perché dico sogno americano? Non si tratta di discorso del sogno americano. Pensiamo – il primo che mi viene in mente – a San Giovanni XXIII, papa che veniva dal mondo contadino. Dobbiamo chiamare: “americano” il sogno della meritocrazia? Si tratta di trovare la propria vocazione anche se si nasce in condizioni sfavorevoli. Rory doveva essere quella persona di successo, c’erano le premesse, l’intelligenza, la personalità, l’incoraggiamento di genitori e nonni, di Stars Hollow intera. 

Hanno mandato tutto a farsi benedire, la serie ha preso svolte sempre più comiche. Non riuscivano a creare un personaggio tragico, alto, hanno dovuto per forza trasformarlo in un personaggio comico. Oppure è una vera tragedia, ma non voluta e non pensata inizialmente come tale. Che fallimento, Amy Sherman, che delusione. Gilmore girls poteva essere un trionfo, un faro, resta una serie marginale, a tratti odiata.

Alexis Bledel resta la mia bellezza n. 1, la n. 2 essendo Emily Blunt, anche se entrambe mi stanno antipatiche perché il loro carattere è quello della diva di Hollywood che vive a Los Angeles portando in giro un cagnolino nella borsetta. Mi dispiace che la sua carriera non abbia preso il volo, sicuramente la sua mente è stata manipolata e depressa dalla pazzia di Amy Sherman-Palladino, che non è riuscita a, o per sadismo non ha voluto, creare per Rory un arco positivo.

15 commenti:

  1. Mia moglie andava pazza per "Una mamma per amico", io invece non la sopportavo e infatti ho smesso subito di guardarla, quindi non posso fare commenti su una serie rispetto alla quale parto con un pregiudizio iniziale mai superato.

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    1. Di certo non va guardata col doppiaggio, gli attori fanno un buon lavoro e sono comici, la scrittura, pure, è comica, ci sono parecchi riferimenti letterario-cinematografici e una volta che si riesce a seguire sono risate; io poi, come in Dawson's Creek (ebbene sì) mi sono appassionato alla storia d'amore tra Rory e Jess, in tutto mi appassiono alla storia d'amore, infatti mi piacciono le romcom... È stata presentata male in Italia, secondo me in quanto serie comica un po' dovrebbe piacerti.

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    3. Ho scoperto Dawson's Creek tardi, negli anni del liceo in cui tutti la seguivano io la ignoravo, l'ho vista che avevo già 25-26 anni tramite le repliche su italia 1, che furono interrotte alla terza stagione nel passaggio dall' estate all' autunno, ovviamente senza preavviso, quindi non l'ho mai completata...
      Una mamma per amica vista poco e niente, qualche scenetta random, non mi ha mai preso... Mi viene sempre in mente un percorso opposto che mi rimase impresso in una serie che vidi da ragazzo, la serie era "8 semplici regole per uscire con mia figlia", la morte nella vita reale di uno dei protagonisti fu portata anche nella fiction, con le.trame che dallo stile di una sit-com improvvisamente diventavano più serie...
      Quella serie è da segnalare anche per la presenza di una giovanissima Kaley Cuoco , che poi abbiamo conosciuto meglio in "The Big Bang Theory"...
      Comunque sì, le sit-com in genere non mi dispiacciono 🙂

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  2. Sai che io non le ho mai guardate? Mia figlia le sta guardando su non so quale piattaforma (credo siano in lingua originale con sottotitoli turchi!!!) Le chiederò cosa pensa a riguardo (ma credo non è ancora arrivata alla fine).

    Buona domenica!

    PS: io l'altra sera ho guardato "the house of Gucci" sulla TV svedese (quindi: lingua originale con sottotitoli). Interessante. Non sapevo la storia, ma è inspirata agli accadimenti reali. La colonna sonora con le musiche anni 60 e 70 era bellissima!!!

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    1. A me è piaciuta tantissimo, ma anche perché ero innamorato dell'attrice protagonista. Naturalmente con le riserve sulla piega che ha preso verso la fine di cui ho parlato nel post.

      House of Gucci potrebbe essere interessante, purtroppo non sono abbonato ad alcun servizio streaming e ormai non ho tempo di seguire una serie.

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    2. Non è una serie, è questo film: https://en.wikipedia.org/wiki/House_of_Gucci.

      A me è piaciuto molto l'inizio che si vede l'Italia ed è tutto un altro sentire che la tipica serie svedese. Per dire: avevo appena finito di guardare "Fejk", una serie svedese per adolescenti... è orrenda! Diseducativa, depressa, senza alcun significato, vuota, vana. Rispetto a quella, è un film eccelso! Rispetto ad altro probabilmente no, ma non mi pento di averlo visto. Comunque le figlie di Maurizio Gucci hanno criticato il film in quanto non riflette la realtà dei fatti di cronaca. Non prendo posizione riguardo a ciò. Comunque, se preso come "fiction", è un film che ha un senso. La serie svedese che ho guardato per pura curiosità e per vedere se capisco la lingua mi ha profondamente deluso, da messaggi sbagliati e fuori da ogni etica e raziocinio. Non credo rifletta la realtà giovanile svedese (e se la riflette, sono contenta che i miei figli non sono in tale tossicità).
      Purtroppo l'arte e il cinema qui hanno, in genere, una piega malata e morbosa, per quello che ho visto.

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    3. Il cast è sensazionale, dovrebbe essere un film che come minimo vale la pena vedere, anche se è stato contestato dai famigliari e anche solo come puro intrattenimento, anche se a me, ad esempio, il mondo della moda non intriga. Dopotutto anche il regista è Ridley Scott!

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  3. Cara Filippo, sai che non so proprio di cosa stai parlando ? !! Parli di un qualche cosa che no ho mai visto, mi spiace. Ti auguro una buona domenica. A presto.

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    1. "Gilmore girls" è una serie televisiva andata in onda anni fa in Italia col titolo: "Una mamma per amica". L'ho guardata tutta in lingua originale e mi è piaciuta assai, tranne per le cose di cui parlo nel post.

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  4. "Caro" , scusa, non "cara" ! Ciao

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    1. Se vuoi chiamami pure Filippa. Ciao e buona domenica!

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    2. Ah, ah Filippa !!!

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  5. Come Mirtillo, non so di cosa parli, ma il "fuoco" con cui ne parli mi fa capire quanto tenessi a questo film! :)

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