La Volontà del Padre

Quanto costa rinnegar se stessi
e aderire alla Volontà di Dio.
Sogni infranti, ambizioni represse
per restar piccoli e non inorgoglirsi.
Chi dice: “Ah, quanto costa!”
non sta nemmeno facendo
la Volontà di Dio adeguatamente.
L’esempio è il: “Si compia in me
la tua Volontà”, il: “Fiat” di Maria,
che mette da parte qualsiasi pretesa
per divenire strumento docile,
pennello nelle mani dell’artista,
matita per scrivere, scalpello per scolpire
per poi, finita la vita, andare a riposare.
Ma neanche cercare il Paradiso
è fare la Volontà di Dio in modo perfetto.
Fare la Volontà di Dio è dire:
“Se vuoi, mandami pure all’inferno”.
Terribili parole, terribile pensiero
che affiora all’uomo che osa pensare.
L’importante non è salvarsi, ma fare
la Volontà di Dio in ogni momento,
stando dove lui vuole metterci e operando.
Poi, certo, il nostro Dio è un Dio che salva
e non può voler altro per noi
se non la salvezza. Quella pura,
irreprensibile via, quella santa
ineffabile unione di quando lo vedremo
come egli è e saremo come lui.
Allora non voler essere pittore
se lui ti vuole panettiere,
non voler essere monaco
se lui ti vuole nel mondo,
non voler essere viaggiatore
se lui ti vuole stabile.
A servizio della Volontà di Dio
scoprirai la vera vocazione,
ossia sviluppare mille talenti:
il parlare, lo scrivere, il lavorare,
il fare da soli, il fare in compagnia,
l’amare, la tecnologia, il pregare,
il contemplare, mille cose
che non avresti scoperto se fossi stato
la tua ambizione a riguardare e perseguire.
Tante piccole cose, nessuna che ti fa inorgoglire,
nessuna che ti fa alzare altezzoso
sopra gli altri, ma tante piccole curve
durante la giornata, prima faccio questo
poi quello, poi quell’altro ancora,
occuparsi di tutto senza perfezionare nulla,
questo può essere Volontà di Dio.
Anche se per perfezionare qualcosa
occorre occuparsi solo di ciò tutta la vita.
Ma esser perfetti nella Volontà di Dio
è meglio che esser perfetti in qualsivoglia cosa.
Anche la realizzazione di sé è consolazione
di cui Dio può decider di privare.
Stare nella Volontà di Dio è praticare l’obbedienza
ai superiori, alla moglie, al marito,
è servire sempre e sempre amare.
Il nuovo comandamento è stato dato
per gli zucconi, uno solo, facile
adattabile a qualsiasi occasione:
“Ama, come io ho amato voi”,
fino alla fine, fino alla morte,
fino a non aver più niente,
tutti consumati per lui e in lui.
Chi è capace di ciò, di dare
la vita per i propri amici?
A stento si trova qualcuno
disposto a morire per un giusto,
ma lui, mentre eravamo ancora peccatori,
è morto per noi, secondo la Volontà del Padre,
camminando, come noi, come uomo,
nella fede. Insegnami istante per istante
a fare la tua Volontà, o Padre,
allora sarò sempre tuo amico,
fratello, compagno, eterno adoratore.

14 commenti:

  1. Il vademecum per Santi l'hai stilato e, tutto sommato, fare o, come minimo, accettare la volontà del Signore è già ottima cosa. Vivere di buoni sentimenti, di morale ed etica che esulano dai Dieci Comandamenti, perché fanno parte di vita comune e di buon senso generalizzato. Poi ci sono i picchi: dare la vita, servire sempre, amare come non ci fosse un domani pure se ti accoltellano alla schiena. Diciamo che anche escludendo picchi di integralismo estremo, si può vivere serenamente, godendo del bene che si fa, della bellezza e della felicità, nostra ed altrui.

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    1. La santità è raggiungibile non solo con gesti estremi, basta la croce quotidiana. Si può entrare in Paradiso anche a suon di fioretti, ciascuno secondo le proprie possibilità.

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  2. Ammiro chi riesce nell'impresa, io ammetto di non avere un'empatia (e neppure una determinazione) così poderosa.

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    1. Rinnegare se stessi è la parte più difficile e faticosa, addirittura San Francesco alla fine della vita diceva: “Oggi iniziamo finalmente a servire il Signore”. Ricominciare ogni giorno è un buon principio.

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  3. per fortuna che col progresso siamo usciti dall'età della pietra, io penso che a quei tempi, con le panze sempre vuote, magari gli umani si scannavano per una preda od addirittura si ammazzaveno per mangiarsi tra di loro.
    Speriamo che Lui abbia tenuto conto del momento e non li abbia spediti tutti all'inferno, poverelli

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    1. Certo, certo che tiene conto... la morale è fatta di attenuanti e aggravanti, il peso di ogni azione comprende anche le circostanze di vita, sociali, genere, età, nazionalità, ecc.

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  4. Guglielmo di Occam era un gran sostenitore dell' obbedienza a Dio, al punto tale che se (paradosso) Dio gli avesse chiesto di odiarlo lui l'avrebbe odiato...
    Il prof di Teologia morale fondamentale nello spiegarcelo ha detto "vabbè, non merita molto approfondimento costui"... 🙈

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    1. Sull’obbedienza totale a Dio sono con Occam, è Dio il padrone del nostro passato, presente, futuro ed eternità, poi è ovvio che Dio vuole per noi il massimo bene, cioè che andiamo in Paradiso, quindi il problema non si pone, non vorrà mai per noi che andiamo all’inferno. Il vero problema di Occam invece è che sostiene il nominalismo quindi anch’io l’ho scartato a priori.

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  5. Parole sante (e non è solo una battuta!) Ogni giorno chiedo a Dio di darmi abbastanza forza d'animo e abbastanza fede per mettere in pratica il suo comandamento più importante: amare il prossimo. Non è sempre cosa facile, purtroppo, ma io mi fido e mi affido e resto in attesa. Grazie. Ho sentito profondamente vero e mio ciò che hai scritto.

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    1. Sono contento dell’effetto che questo scritto ha avuto su di te! Le preghiere sono sicuramente esaudite, soprattutto quando qualcuno chiede aiuto per fare il bene. Amare il prossimo può essere un sentimento spontaneo o anche uno che provochiamo in noi attraverso la preghiera. Le parole che diciamo ci plasmano. Ciao!

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  6. Fare la Volontà di Dio significa per me scegliere di camminare nella luce, nella pace e nell’amore. Basterebbe rispettare due comandamenti: ama il tuo prossimo come te stesso e non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te. Sembra facile eppure noi sbagliamo sempre.

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  7. Hai enunciato nientemeno che il comandamento dell’amore veterotestamentario e la cosiddetta regola d’oro presente in molte culture. Gesù, però, quando dà il “comandamento nuovo” dice: “Amatevi come io ho amato voi”, vale a dire fino alla morte. È ben più che amare il prossimo come se stessi...
    Gli sbagli sono messi in conto, a causa del peccato originale l’uomo non può evitare di essere peccatore. “Nessun vivente davanti a te è giusto”, recita il salmo. Per quanti meriti possiamo accumulare, se ci confrontiamo con Dio non possiamo che risultare perdenti, quindi bisognosi di lui.

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  8. Questo abbandono totale a Dio l'annichilazione di io, di ego, di es, richiedono volontà sovrumane.
    Buon Natale Filippo.

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    1. Infatti è con l’aiuto della grazia che ci si riesce. Buon Natale anche a te!

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