Quattro concerti per pianoforte e uno per violino

Dopo varie considerazioni sono giunto alla conclusione che voglio proporre l’ascolto di cinque brani di Mozart, frutto di un peregrinare che ha avuto luogo negli ultimi mesi.

Cominciamo dal Concerto per pianoforte 24, K. 491, al piano Glenn Gould e alla conduzione Walter Susskind. Come non menzionare questo concerto che anni fa in una rivista musicale trovai, assieme alla Sinfonia Concertante, K. 364, all’Eine Kleine Nacthmusik, K. 525 e alla Sinfonia 40, K. 550, menzionato come opera imprescindibile di Mozart? Il problema è che la rivista poi lasciava intendere che considerava il resto di Mozart trascurabile. Invece secondo me non c’è nota di Mozart trascurabile. Anzi, Mozart è l’unico musicista, l’unico compositore, l’unico che sa davvero, per tutto il tempo, ciò che sta facendo. La sua padronanza della materia musicale è totale. Gli altri sono dilettanti. Mi correggo: gli altri posteriori. Bach sapeva ciò che faceva, così Haydn che ha composto 104 sinfonie e forse altri. Non sono un musicologo, porto impressioni personali.

L’inizio del Concerto per pianoforte 24 è maestoso, quasi cupo, ma non dimentichiamo che è Mozart, e Mozart sa usare qualsiasi cosa per trasmettere allegria. Forse con l’età è divenuto più serio, ciò non toglie che anche il Concerto per pianoforte 24, nonostante l’inizio, sia un tripudio di gioia. Ho scelto come interprete Gould – anche se lui stesso in parte disprezzava le idee musicali di Mozart, considerandole troppo semplici – perché di fatto, finché ha calcato i palcoscenici, ha sempre regalato musica di qualità. Su Youtube si trova una registrazione con alla direzione Leonard Bernstein, ma trovo che Bernstein non sia un buon interprete di Mozart, e in ogni caso la registrazione è del 1959 e non troppo ascoltabile. La registrazione con alla direzione Susskind è del 1962 e migliore. Il Concerto per pianoforte 24, ascoltato una o due volte, resterà in testa tutta la vita. Mi dispiace solo che Gould, con un po’ di puzza sotto il naso, abbia registrato solo questo di Mozart, oltre alla totalità delle Sonate per pianoforte (che ho in cofanetto) quasi per gioco.

Quando lessi Il soccombente di Bernhard, anni e anni fa, non avevo nessuna conoscenza musicale, è ovvio che mi aggrappai a Glenn Gould come punto di riferimento per la musica classica. Oggi, leggendo tanti commenti su Youtube, spesso di gente competente, mi sono fatto l’idea che Gould non è il miglior interprete di Mozart, né di Bach se è per questo. Gould è compositore. Gould suona Gould. Prende gli spartiti a pretesto per proporre la propria musica. Secondo molti, tuttavia, i migliori interpreti sono quelli che sono capaci di sottomettersi all’autore originale e restituirlo.

Ed eccoci a Mizuko Uchida, la migliore interprete di Mozart che ho trovato finora (almeno per quanto riguarda i Concerti per pianoforte, in quanto ella è pianista).
Interpretati da lei propongo il Concerto per pianoforte 21, K. 467, il Concerto per pianoforte 9, K. 271 e il Concerto per pianoforte 18, K. 456. Quest’ultimo ha un terzo movimento strepitoso e sembra passato sotto silenzio rispetto agli altri più conosciuti, ma è adorabile.

Cosa dire di Mizuko Uchida, la leggera, alabastrica Mizuko Uchida? Consiglio di ascoltare qualsiasi cosa di suo si trovi su Youtube, compresa la totalità di Sonate per pianoforte di Mozart che anche lei ha registrato. È un’interprete che si cala completamente nel personaggio, studia il compositore fino a capirne intenzioni e modalità (finché è possibile). Secondo me Mozart è più soddisfatto, dall’aldilà, di come rende le sue opere Mizuko Uchida piuttosto di Glenn Gould. E poi Mizuko Uchida ha un’umiltà e una dolcezza che Glenn Gould non ha.

Per anni sono stato un avido consumatore di sinfonie, ma da quando ho scoperto la forma concerto la prediligo. Nella forma concerto c’è il continuo palleggio tra orchestra e strumento solista. Si può dire che la maggior parte della musica suonata dallo strumento solista sia la trascrizione della musica orchestrale. Quante volte pianisti, specialmente contemporanei, trascrivono una sinfonia in modo che possa essere suonata da un singolo? Nei concerti c’è questo. Di solito si inizia con l’orchestra che espone il tema principale. Finita l’esposizione, entra lo stumento solista, che ripropone il tema. Questa è la caratteristica principale della forma concerto. (Tranne, ad esempio, nel Concerto per pianoforte 9, in cui Mozart innova la forma e fa entrare subito il solista). Naturalmente il tutto non si esaurisce qui. Dopo il tema, specialmente in Mozart, ci sono altre idee melodiche esposte dall’orchestra e ripetute dal solista. E neanche qui è finita. Il solista può fare mille cose diverse, interagendo con l’orchestra in rimandi musicali sempre nuovi. Ci sono poi momenti (vicino alla fine del primo movimento) in cui il solista improvvisa. Non ho ancora capito se questi momenti sono lasciati totalmente all’inventiva del solista o se sono comunque scritti. In tali momenti si assiste a un allontanamento dai temi principali anche consistente. Prediligo, tranne in casi particolari, i primi e terzi movimenti, che hanno un tempo veloce. I secondi movimenti li trovo un po’ noiosi, e trovo che non siano il campo in cui Mozart si muove più agilmente, specialmente in giovane età. Ma temo sia perché sono un ascoltatore di musica classica della domenica. Tuttavia, sicuramente nel Concerto per pianoforte 24, nel secondo movimento Mozart è capace di strappare emozioni anche profonde.

Concludo col Concerto per violino 3, K. 216. Propongo questa versione con al violino Izak Perlman, che ho scoperto, a dispetto delle sue grasse dita, essere delicato come un bambino. In realtà non me ne intendo, ma mi è sembrata la migliore tra quelle che ho trovato. (Si potrebbe ascoltare anche la Mutter, violinista che a 14 anni suonava con Karajan). Per me il migliore è quello che meglio sa restituire Mozart. Il Concerto per violino 3 è pura benedizione musicale. Per chi vuole capire chi è Mozart, è un ottimo esempio.

31 commenti:

  1. adesso vedo cosa ho io (in cd).
    forse clara haskil come pianista nel concerto n. 21 (vado a memoria e non ascolto nulla da decenni :)
    lieto giorno

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    1. Clara Haskil... uhm... mai ascoltata, su Youtube ho visto che il 21 non c’è, ma ce ne sono altri. Proverò ad ascoltarla, magari mi piace.

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  2. ascolto solo la radio :)
    ciao

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    1. Sul lavoro ascolto Radio Maria (mentre mi reco sul luogo di consegna, alle 9.00 c’è la Lettura cristiana della cronaca e della storia a cura del direttore p. Livio) e Radio Classica Bresciana (mentre torno dal luogo di consegna). Più che altro ho tanta musica scaricata con Torrent in illo tempore, e la vasta risorsa di Youtube. Che radio ascolti, si può sapere?

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  3. Ma bravo Filippo, che ci proponi degli ottimi brani da ascoltare. Più tardi, li ascolterò tutti. Per ora ti auguro una buona domenica. Ciao

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  4. prevalentemente radio3.
    ciao ancora

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  5. buon giorno, mirtillo.
    con mozart è difficile sbagliare :)

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  6. Apprezzo la tua buona volontà nel proporre l'ascolto di grande musica classica, ma io ho gusti davvero rozzi. Prometto che proverò a ascoltare qualcosa (magari il concerto per pianoforte, che è uno strumento la cui sonorità mi da un certo trasporto emotivo) però non garantisco che saprò apprezzare quanto meriterebbe.

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    1. L'orecchio si evolve con gli ascolti, a me Mozart ha fatto da maestro.

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  7. Grazie! Proverò, piano piano... Non posseggo una macchina (al momento vado al lavoro in autobus) e quindi perdo l'occasione di ascoltarmi la musica mentre guido.
    Mentre vivevo in Turchia e postavo a scuola i miei figlioli in macchina, mi sparavo "TRT Radio 3 Sabah" che la mattina faceva musica classica... ah. bei tempi :)
    Un saluto,

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    1. Ah, ma sei Nuvola! Se vai al lavoro in autobus, posso consigliare l'uso di auricolari, col filo o bluetooth da connettere al telefono...!

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  8. Che bella selezione!

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  9. ho controllato: possiedo varie incisioni dei concerti di mozart. anche con clara haskil. ma non del 21. invece due del n.20 K466 (con orchestre diverse): molto bello pure questo.
    lieto giorno

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    1. Il 20 l'ho ascoltato poco, mi rifarò.

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  10. del n. 21 ho un'incisione suonata da j. jandò. ciao

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    1. C'è su Youtube, in tre video separati. Ciao.

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  11. io scoprii mozart da ragazzo, per caso, e me ne innamorai.
    buon giorno

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    1. Che bell'incontro. Hai avuto orecchio. Buona giornata.

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  12. più emozione che orecchio :)
    ciao

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  13. Preferisco Bach se devo ascoltare classica, o Rachmaninoff ma anche Yann Tiersen.. per il resto sono un rockettaro progressive vecchio stile.. King Crinson, Yes, Gentle Giant, Van der Graaf..

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    1. Yann Tiersen, questo nome mi giunge nuovo. Con Bach ho sempre avuto un rapporto tormentato, l'ho ascoltato parecchio ma non mi ha mai completamente catturato. Ma sicuramente è un difetto mio.

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  14. Che meraviglia! Con me sfondi una porta aperta: ascolto la musica classica fin da bambina, conosco Mozart e i concerti per pianoforte 21 e 24. Mio figlio studia pianoforte al Conservatorio e per un esame ha eseguito il quartetto in sol minore per pianoforte ed archi (se non lo conosci ti consiglio di ascoltarlo: molto bello). Glenn Gould è particolare, ha un modo di suonare tutto suo che può non incontrare i gusti di tutti. I nostri pianisti numero uno restano Schiff, Sokolov, Lugansky e il grande maestro Rubinstein. Io sono molto legata al romanticismo e ai primi del '900. Amo Chopin, Skrjabin, Prokofiev, ma su tutti Rachmaninov. Bach, in casa mia, è un must. Ottimo repertorio, il tuo. ;)

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    1. Grazie per i consigli! Terrò presenti i pianisti che hai nominato. Di Rachmaninov per il momento ho ascoltato solo il concerto per pianoforte 2 e mi ha colpito davvero, mi consigliano di passare al 3 che è altrettanto bello, ma per quanto riguarda le cose nuove devo andarci coi piedi di piombo, un'opera nuova entra nella vita e la cambia. Con Mozart ormai sono familiare, è di casa, ma gli altri li accosto con le dovute cautele. Con Bach ho sempre fatto fatica, ma sicuramente è un problema mio. Ciao!

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  15. Ciao Filippo, mi piace Mozart. Buona domenica.

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