Soffro immensamente ogni giorno

Che vita difficile, pesante e assurda.
Che vita è la mia? Non vale la pena di essere vissuta. Non ci sono gioie, non ci sono soddisfazioni.
Sono sicuro che cʼè qualcuno che prega per la mia santificazione. Ad esempio madre M. E. Ma in realtà tutti coloro che pregano per me anche non volendolo non fanno altro che chiedere la mia santificazione. La santificazione è il dono più alto che si può ricevere da Dio. Perciò quando uno prega per una persona in ultima istanza non fa altro che pregare per la sua santificazione. È problematico chiedere una facilitazione della vita, che Dio tolga una malattia, che tolga dei pesi. In realtà sappiamo che è Lazzaro, il povero pieno di piaghe a cui solo i cani vanno a leccare le ferite, a essere in Paradiso insieme ad Abramo (cf. Lc 16, 19-31). Più preghiamo per una persona, qualsiasi cosa chiediamo, più stiamo pregando per la sua santificazione.
E quando Dio vuole santificarci cosa fa? Manda le croci.
Se preghiamo veramente per il bene di una persona, non facciamo altro che procurargli croci. La croce è lʼunica strada per la santificazione. Santificazione uguale farsi santi uguale andare in Paradiso.
“Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua».” (Lc 9, 23).
Perciò, quando abbiamo una vita difficile, non dobbiamo lamentarci ma ringraziare. Una vita difficile significa che è tutto a posto. Significa che Dio ci guarda e ci manda tante croci, o almeno quella quotidiana, perché vuole portarci in Paradiso, a stare con lui.

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