La ricchezza fa male

Una cosa che ho notato ultimamente è che forse la cosa più brutta dell'essere poveri è sopportare l'arroganza e il sopracciglio alzato della gente ricca.

La povertà in sé non sarebbe neanche male. Chiaramente parlo di povertà, non di miseria. La miseria è invivibile e degradante.

Ma la povertà non deruba necessariamente una persona della sua dignità. Una persona può essere povera e vivere dignitosamente.

Per non dire che San Francesco la chiamava addirittura santa povertà. Però, vabbè, San Francesco lʼha portata alle estreme conseguenze. Lui è riuscito a vivere dignitosamente anche la più nera miseria.

La povertà di cui parlo io è quella di chi fa una settimana di vacanza allʼanno, di chi non prende più di 1.000 euro al mese, di chi compra unʼautomobile usata o comunque da circa 7.000 euro, di chi fa la spesa al discount, di chi mangia sempre a casa, di chi è magro perché mangia poco, di chi si veste da Decathlon, ecc.

Tutte queste cose sarebbero sopportabili, come ho detto, dignitose.

Ma a volte capita che una persona ricca tratti con sufficienza una persona povera, come se volesse comunicare lʼidea che chi è povero è peggiore, uno che non ce lʼha fatta, uno che non ha capacità o che ha sprecato la vita perché non ha voluto o non è riuscito a mettere da parte grosse somme. Fa male il comportamento della persona ricca che tratta un povero come se lei fosse migliore. E non parlo nemmeno dei ricchi che hanno ereditato – il loro sopracciglio alzato è semplicemente disgustoso – ma proprio di quelli che hanno guadagnato. Quando questi guardano dallʼalto in basso fa male.

Sinceramente, penso faccia male perché credo che costoro non avrebbero potuto fare nulla se Dio non lʼavesse permesso. Perciò non hanno diritto di guardare dallʼalto in basso. Anche se hanno faticato. Sono tutti comunque doni di Dio. È così che la penso.

Ma se pure fosse che un ricco che ha guadagnato guarda dallʼalto in basso un povero che per propria colpa ha buttato via la vita ed è per questo che non ha guadagnato nulla, anche in questo caso fa male.

4 commenti:

  1. In generale, l'arroganza e la spocchia sono sempre deprecabili, quelli che si danno importanza per la loro superiorità in un determinato ambito (non solo economico) riescono a farsi detestare. Forse è quello il loro scopo, chissà.

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    1. Talento e capacità, o superiorità in qualsiasi ambito, come dici tu, vanno rispettati, ad esempio la ricchezza di uno che è ricco per le proprie capacità o duro lavoro. Alcuni però rendono tanto difficile portar loro rispetto, proprio perché assumono come automatico di dover trattar male gli inferiori.
      Invece un superiore vero si distigue anche dal modo in cui tratta gli inferiori.

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  2. Provo disprezzo per coloro che, dall'alto della propria "ricchezza in denaro", si permette di alzare il sopracciglio o guardar male chi ha mezzi inferiori.
    La vera povertà è quella, giudicare qualcuno in base a ciò che possiede o alle sue disponibilità economiche.

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    1. In effetti hai ragione, i ricchi altezzosi dimostrano una forma di povertà, non materiale ma spirituale. In questo cʼè un poʼ di salvezza anche per loro, si potrebbe dire, perché la povertà è una forma di piccolezza e salva. Ma forse sto facendo un discorso assurdo. Devo pensarci su. Grazie per il contributo.

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