Effetti della festa dellʼEsaltazione della Santa Croce

Questa è probabilmente una delle peggiori settimane della mia vita.

Avrei pensato la settimana peggiore dovesse essere quella in preparazione alla festa dellʼEsaltazione della Santa Croce, 14 settembre.

In genere si fa una novena in preparazione a una qualsiasi festa.
Cosʼè una novena?
Novena significa preghiera della durata di nove giorni.

Per dirne una a caso, il 16 agosto è San Rocco – cioè si fa memoria di San Rocco da Montpellier – perciò nove giorni prima, ossia il 7 o lʼ8 agosto, si entra nella cosiddetta novena di San Rocco.
(Ci sono due scuole di pensiero, secondo una la novena dovrebbe terminare il giorno prima del giorno in cui si celebra il santo, secondo altri la novena dovrebbe terminare il giorno stesso in cui si celebra il santo. Ecco perché, nel caso di S. Rocco, si può iniziare il 7 o lʼ8).
La novena in genere è caratterizzata da una preghiera fissa che si fa ogni giorno, più una serie di pratiche preparatorie. Non è infrequente fare letture sulla vita del santo per conoscere lui e la sua spiritualità, il suo carisma, per così dire, ciò che lo distingue dagli altri santi.

Ad esempio San Rocco era un pellegrino e un guaritore. Altri elementi sono il cane che lo sfamava quando era ammalato e la ferita alla gamba dovuta a un bubbone di peste.

Si potrebbe dire che se uno volesse spingere al massimo la devozione a un dato santo, durante la sua novena cercherebbe di vivere elementi della sua spiritualità. Sempre per restare su San Rocco, durante la sua novena si potrebbe fare un pellegrinaggio a piedi, dato che lui era pellegrino. O si potrebbe visitare ammalati, dato che lui lo faceva con gli appestati.

Ogni novena ha le sue caratteristiche, in base alla festa che precede. Novene famose e importanti, sentite, sono quella del Natale, ossia i nove giorni che precedono il 25 dicembre, la novena dellʼImmacolata Concezione (8 dicembre), in cui si fa memoria del fatto che Maria è stata concepita senza peccato originale, ecc.

La mia idea, che è anche unʼidea diffusa nella Chiesa, è che in ogni festa liturgica si dovrebbero vivere aspetti che riguardano quella festa. Nel giorno in cui si fa memoria di San Basilio Magno (2 gennaio), che è un dottore della Chiesa, ad esempio, si dovrebbe studiare un poʼ la Bibbia, o si dovrebbero ricevere luci particolari, per intercessione di tale santo, sui misteri della fede.

Non solo nel giorno particolare, ma in tutti i nove giorni precedenti, nella novena, come si è detto.

Il 14 settembre, festa dellʼEsaltazione della Santa Croce, si dovrebbe vivere una croce particolare, si dovrebbe insomma soffrire, così come in tutti i nove giorni che precedono la festa.

A me è capitata sì una croce il 14 settembre, però, per il resto, nei nove giorni precendenti non ho sofferto particolarmente. Almeno non ho sofferto come sto soffrendo ora, nei giorni seguenti.

Il 13, 14 e 15 avevo preso ferie per partecipare a Esercizi Spirituali, che consistono in un ritiro con giornata scandita da preghiera comunitaria, preghiera personale, messa, e lezioni, mattina e pomeriggio, da parte di un prete o frate su alcuni aspetti della Bibbia o di qualche testo spirituale importante.

Il 13, primo giorno, è andata bene. Seguendo alcuni consigli di Santa Teresa dʼAvila su come praticare lʼorazione mentale, ricordatici dal predicatore, ho avuto ottimi frutti praticando proprio lʼorazione mentale. Ho vissuto un particolare rapporto con Gesù e con la sua umanità, la sua crocifissione. Era da tanto che non praticavo lʼorazione mentale, che è una sorta di meditazione con lʼaggiunta di preghiera, e sono stato contento.

Il 14 la giornata doveva ripetersi con lo stesso schema, preghiera e insegnamenti.
La mattina mi squilla il telefono, e una voce dal lavoro mi dice che devo andare a lavorare per sostituire ben quattro persone che non si sono presentate. Andiamo. Buona festa dellʼEsaltazione della Santa Croce. Mi strappano dalle ferie e da un ritiro annuale, ossia che faccio una volta lʼanno, per andare a lavorare. Benissimo. Grazie Gesù.

15 settembre. Torno al ritiro, lʼultimo giorno dura solo mezza giornata, con condivisione e pranzo conclusivi. Tutto bene.

Questa settimana, a partire dal 16, vorrei morire.
Faccio il corriere in una città lombarda a nord-est di Milano. Questa settimana, a causa di alcune circostanze, sono costretto ad andare in trasferta a Milano. Mi alzo alle 4,30 e torno a casa alle 20,30. Quattordici ore di lavoro. Per me è un delirio. Devo farlo a giorni alterni, lunedì, mercoledì e venerdì, per avere tempo di recuperare.
A Milano mi assegnano una zona che non conosco, un furgone che non ho mai guidato, procedure di carico completamente nuove. Per non parlare del traffico milanese. Un delirio.

A. G., uno che conosco, mi ha suggerito di scrivere racconti comici dato che amo la commedia. Dio lo benedica.
Non ho tempo, non ho idee, non ho più lʼetà. Ho deciso che proverò a farlo, ma qualcosa deve cambiare nella mia vita, perché così non riesco nemmeno a scrivere, e ciò mi fa davvero soffrire.

5 commenti:

  1. A.G. ti ringrazia, le benedizioni fanno sempre piacere :-)
    Comunque, capisco la difficoltà materiale del lavoro del corriere, specialmente in una grande città. Anni fa lavoravo in una ditta che riceveva e spediva plichi di documenti ogni giorno, quindi quasi tutti i corrieri passavano da noi e alla fine avevo anche avuto modo di scambiarci qualche parola. Quello della DHL era di Roma, però si era fatto assegnare la zona della provincia nord perché era meno stressante. Cioè, essendo lui di Roma in teoria per lui sarebbe stato più comodo lavorare nell'area urbana, però mi diceva che proprio non ce la faceva, che fare consegne dentro Roma era troppo pesante, benché i corrieri DHL godessero addirittura del privilegio di poter ricevere "multe per divieto di sosta" senza alcuna rampogna da parte della DHL, essendo la società consapevole che in certe aree centrali di Roma parcheggiare è oggettivamente complicato.

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    1. Che figata la ditta che ti paga le multe! Ma fare il corriere a Roma città dev'essere davvero fuori dagli schemi che valgono per altri posti... Grazie per il prezioso (per me) aneddoto.

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  2. Hai nominato San Rocco e mi sono tornate in mente le processioni cui andavo da bambina, al paese di mio padre. Le strade strette, discese e salite, tutta quella gente devota, la notte, i fuochi d'artificio che mi facevano paura, i miei zii che non ci sono più.
    Grazie. Buona serata.

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  3. Se devo dire la verità S. Rocco è il primo che mi è venuto in mente, ma non scarterei l'idea che mi sia venuto in mente lui perché la sua devozione è talmente diffusa in tutta Italia che con lui avevo più speranze di offrire un riferimento noto al lettore che con altri.

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  4. Veramente una scocciatuta !! Ognuno aspetta e ha diritto alle ferie !! Oltretutto per andare in una zona che non conosci , con un furgone che non conosci !!E poi l'alzataccia alle 4,30 !!!!E il traffico di Milano, io a Milano ci vado solo in treno !! Dai, passerà. Buona fortuna e saluti. Grazie per essere passato da me.

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