Corvione

Corvione è frazione di Gambara (BS). Si trova tra Gambara e Isorella. C’è una lunga strada in mezzo ai campi con a un certo punto un cimiterino sulla sinistra (sulla destra arrivando da Isorella), poi un arco antico sotto il quale si è costretti a passare. L’arco fa parte di una struttura più ampia che definirei un’enorme cascina poggiata sulla pianura. Quando dico enorme intendo che il muraglione è lungo mezzo chilometro.

Sulla rotonda all’ingresso di Gambara c’è un cartello con scritto: “Benvenuti nella terra dei Gambara”. Il paese ha preso il nome dalla famiglia o la famiglia ha preso il nome dalla terra? Perché, a volte, i cognomi hanno origini topografiche... Già Gambara è piccola, Corvione è in pratica un’enorme cascina con attorno i campi.

Corvione, oggi, è ghetto. Ci hanno messo gli uomini di colore. All’inizio pensavo facessero i braccianti a giornata e si erano trasferiti lì perché lì avevano trovato lavoro. Controllando su internet ho scoperto che nel marzo 2023 l’ex ristorante Corvione ha ospitato 30 profughi richiedenti asilo, tutti maggiorenni e provenienti dall’Africa. A Corvione abita anche qualche italiano che ordina pacchi. Le donne, non so come facciano ad abitare lì. D’estate, quando ho iniziato a fare quelle zone, sotto l’arco stavano seduti a far niente gli uomini di colore su sedie bianche in plastica. Secondo me quegli uomini sbavano per quelle donne che abitano lì solitarie, sperdute. Una è una bella ragazza, giovane. Secondo me a qualcuno l’ha data. Dopo un po’, alle pressioni si cede...

Sono i film che mi faccio. In realtà non so nulla di cosa succede. Ultimamente, d’inverno, passando si vedevano gli uomini di colore giocare a calcio in uno spiazzo. D’estate sono seduti sulle sedie, anche se non devi consegnare sei costretto a rallentare perché vicino all’arco ci sono dossi artificiali, ti fissano, muovendo la testa lentamente, come uomini di paese seduti fuori dal bar...

14 commenti:

  1. Ma non puoi scrivere queste cose!

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  2. ma no, ma daiiii
    saranno due brave lesbicucce che vivono in pace e lontano dai trucidi maschi che frequentavano in città

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    1. Se è tipo paese sperduto e l'unico passatempo è guardare le auto che passano, ci sta che sia, appunto, un modo per passare il tempo.

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    2. Anche se lesbicucce devono barricarsi! La vedo come Ariano... lì non c’è proprio niente.

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  3. Ci si potrebbe trasferire Maignan..

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    1. Potrebbe scoprire qualche talento calcistico.

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  4. Scusa Filippo ma hai localizzato le persone, si capisce chi sono!

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  5. Sapessi! E hai descritto soltanto un borgo: la mia città, Caltanissetta, ormai è stata colonizzata da immigrati di varie etnie; il centro storico è quasi tutto nelle loro mani: Caltanissetta città araba era e città araba tornerà! Però niente pregiudizi, mi raccomando!

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    1. Mi raccomando! I popoli possono estinguersi, come le lingue.

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  6. Questa immigrazione di massa e' un vero e proprio suicidio culturale, sociale, sistemico.
    Cercate, sul voitubo, la conferenza di Barbero sull'inizio del collasso dell'impero romano, ad Adrianopoli.
    Cambiano i nomi, i luoghi ma premesse, dinamica, forze, etc. sono esattamente gli stessi.

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    1. Credo anch’io che il processo in atto sia lo stesso della caduta dell’impero romano. All’università, studiando Linguistica, venni a sapere che le lingue sono in costante e dinamico mutamento, alcune muoiono, altre nascono, ecc., con buona pace di coloro che si arrabattano per preservarle poiché parte del patrimonio culturale dell’umanità. Anche il panorama politico muta sempre, certo, per vederlo occorre l’occhio profetico, che vede su lunghi periodi... tra qualche secolo, guardando indietro, tutto sarà più chiaro.

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  7. Ecco
    https://youtu.be/mi5Nc0JGXzs?si=_hwDUhnMMHfSSi15
    basta cambiare qualche parola e... nulla esiste di piu' attuale.

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