Le misericordie del Signore

Ho letto le schede su Santa Teresina. In effetti mi serviva un ripasso sulla grazia di Natale. L’ho sempre considerata una guarigione dai difetti, dalle patologie psicologiche. L’ho sempre raccontata per dire che tempi e momenti sono di Dio. Possiamo pregare per la guarigione, ma è lui che decide quando guarire e liberare. Per me la grazia di Natale ha sempre parlato di questo. Innanzitutto parla dell’importanza della preghiera, rivolta a Dio o a intercessori, quali possono essere ad esempio i fratellini e sorelline di Santa Teresina morti prematuramente; poi parla del fatto che la preghiera è esaudita. Dio, effettivamente, ascolta la preghiera ed esaudisce. L’aspetto più importante della grazia di Natale di Santa Teresina, però, è che parla del fatto che tempi e momenti sono del Padre, come dice Gesù. Questa idea è divisa in due. Primo, nell’attesa non bisogna smettere di pregare perché Dio mette alla prova la fede e la voglia di pregare. Secondo, Dio esaudisce spesso in modo eclatante, usando feste liturgiche e facendo vedere e capire chiaramente che ha agito, che ha esaudito e che ha scelto proprio quel momento perché si manifestasse chiaramente la sua opera. Tale eclatanza serve a rendere la guarigione, l’esaudimento, palese e visibile, in modo che sia raccontabile e trasmissibile, come di fatto fa Santa Teresina nel narrare ciò che è avvenuto, fino a metterlo per iscritto perché sia conosciuto dalle generazioni future (cf. Sal 48, 14). Per Dio la testimonianza è importantissima. Il racconto che facciamo delle sue grazie (“canterò le misericordie del Signore”) è uno dei motivi per cui le fa. Dio tiene alla propria gloria. Ci tiene perché vuole che tutti lo conoscano e in tal modo si salvino. A questo proposito, è utile che io stesso racconti alcune delle misericordie che mi ha usato Dio. Faccio il corriere Amazon quasi sei anni ormai. Tre anni e mezzo ho fatto consegne in città, Brescia. Ho consegnato ovunque, avendo modo di conoscere ogni angolo della città. Allo stesso tempo, occasionalmente mi hanno mandato, di tanto in tanto, a consegnare in varie zone della provincia. Da febbraio a settembre 2021 sono stato mandato a Castelgoffredo. Da settembre a Natale 2021 sono stato mandato di nuovo in città, e da Natale in poi ho avuto zone extracittadine, a seconda del giorno, Carpenedolo, Castenedolo, Montichiari, Borgosatollo, Calcinato, Lonato del Garda, Bedizzole, Nuvolera, Nuvolento, Prevalle, Calvisano, Visano, Isorella, Remedello, Gambara, Leno, Ghedi e Montirone. Su tutti questi paesi, a giro, si basa ormai più o meno la mia vita quotidiana, senza sapere la mattina dove andrò. Ciò di cui voglio parlare è che quando consegnavo in città e quando ho ripreso a consegnare in città ho sempre pregato perché, o mi fosse cambiato lavoro (in concomitanza mandavo in giro curriculum) o mi fosse permesso di non far più il lavoro in città ma in provincia. Ho pregato e mi sono sgolato, anche piangendo, ho rotto, come si dice, le orecchie a Gesù, perché la vita del corriere in città era insopportabile, inoltre so che ci sono state persone pie, a conoscenza del mio sconforto, che hanno preso a cuore la mia causa e hanno pregato per me. Ora, non so come esattamente queste persone hanno pregato, magari hanno solo detto: “Signore, esaudisci le sue preghiere”, o proprio: “Signore, concedigli di cambiare lavoro”. Sta di fatto che il miracolo è avvenuto. La città è stata pian piano affidata ad altre due ditte, di quelle che hanno l’appalto con Amazon al Centro di Smistamento di Castegnato e alla mia è rimasta tutta la parte della provincia che va dalla città al lago di Garda, al lago d’Idro e alla pianura (Gambara). La testimonianza è che la grazia di Dio è avvenuta. Si è realizzata. Ha ascoltato le preghiere, mie o di coloro che hanno pregato per me. Le persone che fanno oggi la città sono più adatte di me a farla. Sono più giovani o con meno paure e ansie, più veloci ad apprendere e in generale più veloci nel lavoro. Infatti, da quando ci sono loro il numero di consegne date al singolo, in città, è aumentato. Si vede che ero troppo lento. Non potrò mai finire di ringraziare Dio. Proprio l’altro giorno parlavo coi due ragazzi che fanno ora la città. Uno è bresciano, l’altro indiano ma nato a Brescia. Altri che fanno la città sono pakistani o Sikh, indossano perennemente il turbante. La gente ormai pensa che solo certe etnie debbano fare il corriere. Parecchi italiani che lo fanno sono la dimostrazione che non è vero. Però, da un lato, sono in sovrappeso, lento e pieno di paure, ansie e problemi psicologici. Certi clienti mi guardano come per dire: “Cosa ci fa questo a fare il corriere?”. Se me lo chiedessero risponderei: “Be’? Sono un ex-frate, ho lasciato la vita religiosa a 36 anni e mezzo e questo è l’unico lavoro che ho trovato. Lo faccio, facendo quello che posso, da quasi sei anni”. In questi sei anni ci son stati alti e bassi, ho preso multe per eccesso di velocità e divieto di sosta (tutte regolarmente pagate), ho fatto danni al furgone (graffi e ammaccature), ho rovinato arredi urbani, ho persino fatto un incidente, non rispettando uno stop. Insomma, ne ho fatte di tutti i colori. Ma in generale sono conosciuto per chiudere le mie rotte in autonomia e sempre dentro gli orari. Ora mi sto vantando ed è meglio che non lo faccia, perché ogni volta che lo faccio arrivano le batoste, nel senso che Dio mi umilia per essermi esaltato. “Se devo vantarmi, che mi vanti nel Signore”, dice San Paolo. Posso vantarmi infatti di avere un Dio che mi aiuta, che lavora per me, che rende in discesa le mie giornate, che toglie i pericoli dalla mia strada e le pietre d’inciampo dove poggia il mio piede. Anch’io potrei cantare le misericordie del Signore, come dice Santa Teresina. Anche a me sono stati fatti doni, anch’io ho ricevuto grazie. Il mio ringraziamento dev’essere incessante. Uno dei segni chiari della presenza di Dio nella mia vita, sotto la forma dell’Immacolata, Maria, è che sono mandato a fare consegne a Montichiari o Carpenedolo, dove, prima di iniziare a consegnare, la mattina, passo davanti al luogo detto: “Le Fontanelle”, dove Maria è apparsa a Pierina Gilli nel 1966. Quando sono in difficoltà o ho paura di essere in ritardo o sono stanco arrivo a far consegne in un luogo dove c’è una statua della Madonna di Lourdes (mani giunte) o dell’Immacolata di Rue du Bac (mani aperte) o della Madonna di Medjugorje (una mano sul cuore e una rivolta verso l’esterno). Spesso la statua è posta a protezione di un quartiere, altre volte è un dipinto di Madonna con bambino in un’edicola, altre volte è una statua in un giardino domestico. Ciò mi fa capire che sono osservato, seguito, protetto e funziona da consolazione. In quei momenti faccio sempre una breve preghiera mentale o anche un semplice: “Gesù...!”. Se vedo la statua o l’edicola di un santo, come quella di Sant’Eurosia, davanti alla quale passavo quando consegnavo a Peschiera del Garda, dico: “San..., prega per noi!”. Dio è ovunque, Maria è ovunque e i santi sono ovunque. Ho sempre motivo di rallegrarmi e considerare la presenza di Dio, nonostante la mia patologia mentale porti a negativizzare e vedere tutto nero. Purtroppo ho un disturbo ossessivo-compulsivo con aspetti paranoidali, roba seria.

21 commenti:

  1. Non ho le competenze per analizzare il lavoro di chi ti segue, ma mi pare che tu sia perfettamente lucido. Per i momenti di negatività immagino ti abbiano prescritto qualche farmaco, a volte è necessario, anche io a suo tempo ne presi poiché... il lavoro mi stressava e non riuscivo a cambiarlo (come vedi sono problemi comuni).
    Poi ho cambiato lavoro, tutto sembrava aver preso una piega favorevole, invece sono subentrati altri problemi in ambito extra lavorativo.
    Nelle mie storie ai protagonisti ne capitano di tutti i colori perché... è l' unica realtà che conosco.

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    1. La realtà è così, qualche fastidio, problema deve sempre esserci. Penso che Dio ci abbia creati per la felicità, le croci che portiamo servono a riparare qualche altro male nel mondo. Tolte quelle che non sono croci bensì castighi.

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  2. una vita sempre di corsa
    e vabbè te ariposerai da vecchio, da pinzionato

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    1. Eh già... nel mio caso me ariposerò da morto, forse.

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  3. La fede è già una grazia speciale.

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    1. Vero. Non l'abbiamo perché l'abbiamo meritata, ma come dono.

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  4. Io sono certissima che Dio e la Madonna ascoltino le preghiere, ne ho avuto la prova in molteplici occasioni. Non smetto mai di rivolgermi a loro e non solo per chiedere grazia ma anche e soprattutto per ringraziare. La fede è un dono, la vita è un dono e sono entrambi preziosi. Che bella sorpresa scoprire che sei stato frate! Amare Dio è semplice ed è Lui che ci guida: lo ha fatto e continua a farlo anche con te. Dobbiamo affidarci a Lui:tutto va come deve andare.

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    1. “Tutto va come deve andare”... questa frase è una bellissima prova del tuo abbandono a colui che tutto guida con perfezione.

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  5. Dopo mesi blogger è tornato a riconoscere la mia identità quando navigo da furbofono, Filippo.
    Non ho potuto commentare, in questo tempo.

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    1. Mi sei mancato.

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    2. Filippo, anche io provo una certa sim-patia per voi.
      Questo mi permette di perdonare? non so se possa scrivere così - la Vs. censura/rimozione di alcuni miei commenti.
      È una cosa per cui io tronco i rapporti, generalmente.

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    3. Mi permetto ancora un'osservazione: un approccio più graduale.
      Invece di rimuovere potete in principio rispondere su ciò che vi ha infastidito, poi eliminare i contenuti e aggiungere un commento che spieghi i motivi della rimozione/censura. Questo permette al Vs. interlocutore di apprendere le regole che ritenete sia importante i Vs. ospiti rispettino.

      Buondì

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    4. Ciao Uomo, ho appena controllato: i commenti che non hai visto erano finiti in spam, non so perché. Di solito non controllo regolarmente la sezione "Commenti" di Blogger, quindi non mi accorgo di queste cose. Starò più attento.

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    5. Chiedo scusa.
      Li avevo visti apparire stamani.
      Questi filtri antispam lavorano male: spesso, a casa mia, rimuovono commenti sensati. Non si capisce che criteri adottino.
      Buonanotte

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  6. > Ora mi sto vantando

    Direi che una persona come voi non soffre certo di superbia.
    Forse di eccesso di umiltà?
    Dio che vi vuole bene noterà un buon inizio di autostima. Anche quella è un principio di grazia.

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    1. Ho imparato dai testi spirituali l'importanza di disprezzare se stessi, temersi e considerarsi cenere. Però, come ben dici tu, è anche giusto guardarsi dalla falsa umiltà, che è un'esagerazione diabolica. Di questo parla estesamente Santa Teresa d'Avila nella sua autobiografia.

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  7. Da relativamente adulto pensavo che il mio castigo sulla terra fosse quello di non aver potuto avere figli, pur desiderandone. Col tempo e qualche altro pegno pagato e in fase di pagamento, ho capito che la vita non funziona come una partita doppia, ma tutto si azzera quando ti alzi al mattino, ed è per questo che proprio ogni mattina che apri gli occhi e gonfi i polmoni di respiro, già devi ringraziare comunque, sorridere e vedere cosa accade, con pazienza, curiosità ed entusiasmo, negativizzando il meno possibile.

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    1. Non possiamo sapere cosa è castigo di cosa. C’è un bel passo del Vangelo che mette in luce questo. “Passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio” (Gv 9, 1-3). Gesù fa capire che questo tipo di interrogativi lascia il tempo che trova. Il Padre fa le cose giuste, per tutto c’è una ragione, ma si riserva per se stesso di saperlo e chiede agli uomini solo umiltà e obbedienza.

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  8. Immagino che il lavoro del.corriere di Amazon non debba essere facile!! Sono contente per te che ti sia stata assegnata ora la periferia, la provincia. Non ti devi sorbire tutto il.traffico cittadino, puoi muoverti e parcheggiare più liberamente. Anch'io mi rivolgo spesso alla Madonna, per me è per chi mi sta a cuore. È un conforto. Ciao Filippo,buona domenica.

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    1. Maria ti ascolta e aiuta! È un porto sicuro. Il mio lavoro è pesante, ma farlo in città lo è di più. I ragazzi che lavorano al momento in città sono tutti giovani, forti, svegli e senza paura. Parlando col mio capo ho scoperto che da settimana prossima inizia una serie di picchi (10-11 ottobre, Black Friday, ecc.) che ci terranno più occupati del solito fino a Natale. Un saluto e buona domenica anche a te!

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  9. Ecco, la misericordia, Filippo!

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