Chi ha paura di Dungeons & Dragons? (2)

Misayo Tenkuza è un guerriero. Oltre a essere un abile combattente con tutti i tipi di armi, fa parte di unʼantica famiglia di guerrieri capaci di dominare lʼaria. Esistono quattro famiglie o clan capaci, ciascuna, di dominare uno dei quattro elementi. I loro membri sono solitamente consegnati, da piccoli, a monasteri di monaci combattenti in cui, oltre a imparare lʼarte della guerra, imparano a controllare il loro elemento. Misayo usa la sua abilità contro i nemici soprattutto scatenando venti o facendo sparire lʼaria intorno a loro in modo che non possano respirare. Sulla coscia Misayo ha un piccolo tatuaggio rappresentante due vortici di vento che si avvolgono uno sullʼaltro. Il tatuaggio denota la sua appartenenza alla famiglia Tenkuza.

Yuko, migliore amica di Misayo, era una cortigiana, vicina alla famiglia reale. Una ragazza di piccola statura, grandi occhi neri e lunghi capelli anchʼessi neri. Era piena di gioia di vivere e faceva ridere tutti con le sue battute e i suoi scherzi. Così come Misayo per le sue abilità di guerriero, Yuko fu presto conosciuta in tutta la nazione per le sue abilità di guarigione. Tali abilità furono scoperte quando un uomo di corte fu in punto di morte. Lasciato alle cure di Yuko, guarì rapidamente. Misayo fu almeno due volte nelle mani di Yuko. Una volta aveva riportato una ferita mortale, un colpo di spada dalla destra del collo al centro del petto. Grazie alle cure di Yuko fu guarito. Gli restò una gigante cicatrice.
Unʼaltra volta ebbe una gamba ferita da una pallottola. Si risvegliò nel letto e aprendo gli occhi vide Yuko china sulla gamba. Tra i dolori intravide, sul costato di Yuko scoperto da una tunica troppo larga, un piccolo tatuaggio, tre onde stilizzate con una goccia dʼacqua sovrastante, segno di appartenenza alla famiglia Mizuza, dominatrice dʼacqua. Nessuno, nemmeno la stessa Yuko, aveva mai saputo di questa appartenenza. Si era sempre chiesta cosʼera quel tatuaggio.
Durante lʼultima guerra, mentre Misayo combatteva lontano dalla città dove risiedeva il re, palazzo reale fu attaccato e Yuko fu colpita a morte. Quando arrivò, Misayo la trovò morente. Spirò tra le sue braccia. Misayo non se lo perdonò mai. Inoltre non aveva fatto in tempo a chiederle del tatuaggio. Tuttavia esso spiegava molte cose su Yuko.
Erano stati solo amici, ma dopo la sua morte Misayo piombò in una grande tristezza. Negli anni successivi fu sempre convinto che fosse il senso di colpa per non aver fatto il suo dovere di guerriero.

Anni dopo, Misayo è invecchiato e i suoi capelli, che tiene cortissimi sui lati e abbastanza lunghi sopra, sono ormai grigi. Grazie alle sue imprese è stato premiato dal generale Kuge con la propria figlia, Sayyokaru, una donna di alta classe e sofisticata. I due sono fidanzati e presto ci sarà il matrimonio.
Mentre si sta recando a corte dopo essere stato convocato dal generale Kuge, Misayo vede una ragazza identica a Yuko. Come è possibile? La segue. Lei entra in un caffè, si siede vicino alla vetrina e ordina un caffè e una fetta di torta. Misayo si siede dallʼaltra parte del locale per osservarla. Quando la misteriosa ragazza tira fuori lo stesso libro che Yuko leggeva sempre, il Diario della moglie di Shokimaze – lʼautobiografia di Kaja, moglie di un antico re, piena di saggezza, detti e proverbi, un poʼ come I detti di Confucio al femminile, che inoltre riporta molti dettagli sulla vita privata di Shokimaze – Misayo decide di andare a parlarle. Si offre di pagare ciò che ha preso e lei gli permette di sedersi, Misayo si apre e confessa. Tempo fa conosceva una ragazza identica a lei, che morì tra le sue braccia. Ora vorrebbe sapere il nome della misteriosa ragazza, la quale risponde dicendo di chiamarsi Catarina Suzuki. È la ceo di una startup di moda fondata da lei stessa.
Misayo non sa più cosa pensare. Le chiede del libro e scopre che Catarina lʼha acquistato in un negozio di libri usati.
Misayo si ricorda dellʼincontro a corte, dal generale Kuge. Dice a Catarina che deve per forza andare via, ma le chiede di poterla vedere ancora, per farle domande e soprattutto per scoprire una cosa. Catarina dà appuntamento a Misayo la sera stessa al centro del parco.

Durante lʼincontro col generale Misayo scopre che la vicina città di Naclerio è minacciata da una banda di predoni che si sono stabiliti nelle foreste che la circondano. Dopo che hanno derubato la carovana di un ricco mercante vicino alla corte, il re decide di inviare un manipolo di 15 uomini guidati da Misayo. Sembra che tra i predoni ci sia un uomo capace di dominare la terra. Ma non è nessuno dei membri della famiglia Daichiza. Bisogna vederci chiaro.

La sera stessa Misayo va allʼappuntamento con Catarina nel parco. Le mostra il suo tatuaggio e chiede a lei se ha qualcosa di simile sul proprio corpo. Catarina ricorda di avere un piccolo segno sul costato e di non aver mai saputo darne spiegazione. Lo mostra a Misayo. Misayo spiega a Catarina il significato di quel tatuaggio, è il marchio dʼappartenenza alla famiglia Mizuza. Misayo, cedendo alla bellezza di Catarina, che gli ricorda quella di Yuko, cerca di baciarla. Allʼimprovviso si sente un rumore provenire dalle piante. È un fotografo che ha catturato le immagini dei due mentre espongono a vicenda i rispettivi corpi. Misayo, per nulla preoccupato, gli intima di andarsene. Misayo chiede a Catarina di vederla ancora, dicendo che bisogna vederci chiaro sulla sua appartenenza alla famiglia Mizuza, e sulla sua perfetta somiglianza con la defunta Yuko. Catarina dice a Misayo che può trovarla sempre al solito caffè alla stessa ora, perché è sua abitudine recarvisi ogni mattina prima di andare al lavoro.

La mattina dopo Misayo parte per la campagna di Naclerio. I predoni non sono difficili da sconfiggere. La questione è risolta nel giro di una settimana. Lʼunica preoccupazione riguarda la scoperta di un uomo capace di dominare la terra pur non essendo parte della famiglia Daichiza. Lʼuomo si chiama Ohta Shoichi e riesce a dominare la terra usando un apparecchio tecnologico. Misayo uccide Ohta e requisisce lʼapparecchio per consegnarlo ai capi dellʼesercito.

Finita la campagna di Naclerio, Misayo riceve le congratulazioni dal re, e gli racconta la questione di Catarina e dei tatuaggi che ha visto sia sul corpo di Yuko sia su quello di Catarina. Scopre che nella settimana in cui era lontano per la campagna di Naclerio sono state rilasciate foto sui giornali mostrando lui e Catarina che espongono vicendevolmente parti del corpo nel parco di notte. Dopo il racconto di Misayo, il re rilascia un comunicato stampa in cui tutta la storia è spiegata. Il popolo gioisce per il ritrovamento di un membro della famiglia Mizuza, Catarina.
Misayo poi si reca dal generale Kuge e gli dice di non voler più sposare sua figlia. Lʼincontro con Catarina gli ha fatto capire di essere sempre stato innamorato di Yuko e che questo spiega la depressione degli ultimi anni, che lui aveva sempre interpretato come senso di colpa per non aver fatto il suo dovere di guerriero. Kuge lo comprende perché per lui è come un padre. Tali sono i legami che si formano sui campi di battaglia. Tutti si erano accorti che non cʼera amore tra Misayo e Sayyokaro Kuge, e che il matrimonio sarebbe stato solo una questione di etichetta. La mattina seguente, Misayo lascia la corte e torna a vivere in caserma. Dopo aver lasciato giù la sua roba, si affretta ad andare al caffè dove potrà incontrare Catarina. Crede di essere innamorato di lei. Da quando lʼha vista, la sua infelicità è sparita e lui ha ritrovato la gioia di vivere.
Incontrando Catarina, scopre che a causa delle immagini pubblicate sui giornali i suoi affari sono andati male e che idioti per strada lʼhanno fermata chiedendo di esporre anche a loro il suo corpo. Misayo la rassicura dicendo che quella mattina stessa sui giornali è stata rilasciato un comunicato stampa del re in cui tutto è spiegato. Nel medesimo istante un messaggio sul telefono di Catarina interrompe la conversazione. Catarina corre via.

Catarina arriva a casa e trova suo padre, un uomo sulla settantina in pensione, ex professore universitario di matematica. Le dice che è stata adottata e che non ha mai avuto fratelli o sorelle perché sua madre era sterile. Una sera, da giovani, mentre tornavano da teatro una donna è corsa verso di loro, ha lasciato nelle loro braccia una bambina urlando con disperazione di salvarla, poi è corsa via. Loro non hanno chiamato le guardie perché avevano capito che le loro preghiere erano state ascoltate. La madre adottiva di Catarina è morta qualche anno prima. Catarina rassicura suo padre che per lei sarà sempre il suo eroe, come lei lʼha sempre chiamato sin da piccola.

Dopo tutti questi sconvolgimenti nella sua vita, Catarina quella notte dorme poco. Arriva al caffè un poʼ in ritardo rispetto al solito orario. Arrivata, trova Misayo che la aspettava già da unʼora, curioso di sapere cosa fosse il messaggio ricevuto sul telefono il giorno prima e che lʼaveva fatta scappare via. Catarina spiega di aver ricevuto il messaggio da suo padre, il quale le ha spiegato che è stata adottata. Misayo gioisce, rendendosi conto di aver scoperto che Catarina è la gemella di Yuko e che entrambi sono parte della famiglia Mizuza. Misayo dice a Catarina di voler fissare un incontro con il re e con Tanimoto Mizuza, un valoroso combattente, a corte per chiarire le cose.
Misayo inoltre si scusa per aver cercato di baciare Catarina la sera dellʼincontro nel parco. Negli ultimi giorni si è reso conto che aveva proiettato su Catarina la sua ossessione per Yuko. Ha capito che Catarina non può essere un rimpiazzo, che nonostante gli abbia fatto capire quanto amava Yuko, Yuko ormai è morta e nessuno potrà mai farla tornare in vita. Ha capito, però, che stare con Catarina lo ha risvegliato. Nutre una sincera ammirazione per questa ragazza, silenziosa e riservata (il contrario di sua sorella Yuko) e allo stesso tempo donna di successo.
Catarina risponde a varie domande di Misayo sulla propria vita. Gli uomini hanno sempre cercato di tarparle le ali pretendendo che fosse la classica donna che sta in cucina e non fa altro. Ha avuto anche relazioni con donne, che lʼhanno trattata meglio degli uomini, ma ha capito che non era la cosa giusta. Misayo offre di esserle amico. Prima cerca di rassicurarla, dicendole che deve esserci una persona per lei nellʼuniverso; poi, scherzando, propone di fare, nel frattempo, il sostituto di un uomo per lei. Promette di essere una spalla su cui piangere, di fare la spesa, di aiutarla nel pericolo, ed eventualemente di fare bambini con lei. Catarina ride ma allʼidea arrossisce e il caffè le va per traverso. È imbarazzata. Da tali segni Misayo capisce quale anima bella sia Catarina. Le dice di voler passare più tempo con lei e le chiede il numero di telefono. Si scambiano i numeri.

Lʼappuntamento col re e con Tanimoto Mizuza è domenica. Misayo chiede a Catarina se nel frattempo possono vedersi, magari per cena. Catarina accetta.

(Continua).  

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