Presso il villaggio di Albocásser, Yuste ed Erquicia erano contro il regime appena salito al potere, perciò temevano in ogni momento una rappresaglia. Yuste, per prima cosa, pensò a Ibanez, la sua cagna, che aveva appena avuto una cucciolata. Disse: “Se vengono a portarci via, devi sapere come sopravvivere!”. Le mostrò i luoghi dove c’erano acqua e cibo e dove poteva nascondersi. “Questo è il lavabo, basta tirare la leva ed esce l’acqua. Questa è la dispensa, qui c’è ogni sorta di carne essicata e in scatola, dovrai usare i tuoi denti per aprire le scatole. Inoltre ci sono pane di orzo e carrube in quantità. In questa botola, sollevando il coperchio e scendendo la scala di legno, potrai portare i tuoi cuccioli per nasconderli”. Ibanez seguiva scondinzolando, ma a ciascuna tappa e a ciascuna spiegazione abbaiava e guaiva, facendo due o tre passi all’indietro; si lamentava perché sarebbe dovuta restare sola in quella casa, non voleva che la famiglia che amava se ne andasse. Il 17 luglio, uomini del regime arrivarono a casa di Yuste ed Erquicia e portarono via loro e i figli Moles, Noguera e Molina. Li misero in un carcere dove Yuste ed Erquicia morirono di fame. I figli fecero ancora in tempo a vedere il cambio di regime e a tornare. Trovarono che la casa era stata occupata da una famiglia fedele al regime. Girando per il bosco a cercare cibo trovarono Ibanez coi suoi cuccioli ormai cresciuti. Da tempo avevano finito quanto c’era in dispensa, e infine erano stati mandati via dai nuovi inquilini. Ibanez aveva imparato a cacciare, e così i suoi quattro cuccioli ormai cresciuti. I cuccioli furono battezzati Benildo, Bustos, Juanmarti e Nadal. Presto i figli di Yuste trovarono lavoro presso le piantagioni, e si trasferirono nei tuguri con gli operai. Ibanez e i suoi cuccioli andavano sempre a trovarli, per far due salti e due scodinzolate.
A Nadal gli disse meglio però. Scodinzolava di rovescio e di diritto.
RispondiEliminaSì, ma è un piagnone.
Eliminale carrube, grazie per averle ricordate, orimai semo rimasti in tre a conoscerle, IO, te e la nostra amica, la mangiacarrube
RispondiEliminaPresentamela!
EliminaMeno male che, almeno per i figli di Yuste e per Ibanez e i suoi piccoli , è andata a finire bene ! Saluti
RispondiEliminaNon me n'ero reso conto, di fatto è abbastanza una storia a lieto fine...
EliminaSpero solo che non sia un anticipo di cosa accadrà in Italia dopo lo spoglio dei voti...
RispondiEliminaOgni riferimento all'attualità della politica italiana è puramente casuale.
EliminaTra cani ed umani il legame è rimasto.
RispondiEliminaAdoro i cani e guardo sempre su Youtube i filmati di The Dodo.
EliminaUna storia verosimile comunque!
RispondiEliminaL'idea originaria era fare qualcosa di completamente fantastico.
Eliminaporella la mangiacarrube, che tristezza mi metteva e poi pensare che per noi contadini i lupini erano tutt'altra cosa e neanche una nota a piò di pagina a spiegarlo
RispondiEliminaL'unica volta che ho mangiato carrube rubavo pezzettini da un saccone con mangime misto per cavalli. Erano buonissime! Ogni tanto le vedo ma non ho il coraggio di mangiarle. Se le vendessero...
EliminaNonostante l'inizio travagliato, la storia ha un lieto fine. C'è sempre speranza, le cose negative non possono durare per sempre.
RispondiEliminaSecondo me quella che hai detto è una verità cosmica.
EliminaBuon fine settimana e buon mese di ottobre
RispondiEliminaGrazie! Altrettanto! In particolare, buon inizio del mese di ottobre nella festa di S. Teresina!
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