Gay

L’omosessualità è una condizione di natura. Si è omosessuali dalla nascita. L’omosessualità non è, quindi, né malattia, né scelta.

Ciò detto non voglio dire che non possa essere moda. O modo per far sgarbo ai genitori. (Quante cose facciamo, da giovani, per andar contro i genitori... Beati coloro che hanno figli in tutto obbedienti. Ma quanti sono?). Uno può essere non omosessuale ma credere, convincersi di esserlo e atteggiarsi tale. Una motivazione, come detto, può essere la moda, una può essere la ribellione, ma possono essercene disparate.

Mi interessa l’omosessualità vera, quella che non è un’invenzione, non un atteggiarsi, non un prendere posizione sociale, ecc., ma quella alla quale non si può scappare.
L’omosessualità vera trovo sia sempre stata un problema. Mi sembra che in tutte le epoche e in tutte le culture il matrimonio tra uomo e donna sia stato l’unica forma socialmente accettata di accoppiamento. Significa che chi era omosessuale doveva tenerlo nascosto, vivendolo all’interno del matrimonio. Era un peso da portare. Una croce, nel mondo cristiano. I più fortunati vivevano in culture in cui era riconosciuta l’origine naturale dell’omosessualità. I più sfortunati erano condannati a rinnegare tale condizione come malattia, abominio.

Ribadisco l’origine naturale. È Dio che fa gli esseri umani attratti dal sesso opposto oppure dallo stesso.
Però voglio ribadire anche questo. Se stiamo alla Bibbia, il sesso è visto e consentito solo come veicolo per la riproduzione. Perciò niente sesso tra omosessuali e, se vogliamo essere rigorosi, niente sesso nemmeno all’interno nel matrimonio se non quando c’è intenzione di procreare.

La visione cattolica del sesso, oggi, è più misericordiosa di quella strettamente biblica. Il sesso, all’interno della coppia eterosessuale, può essere praticato come forma di amore, per vivere momenti di intimità, per praticare la carità uno all’altro, per scambiarsi gesti di bene. Un sesso vissuto in questo modo, senza esagerazione, senza malizia, col rispetto del corpo, vivendo il corpo proprio e dell’altro come tempio sacro, e col proposito di rinsaldare l’unione, è permesso e consigliato.
Ciononostante Tolstoj, in La sonata a Kreutzer, riprende la visione biblica e raccomanda l’astinenza all’interno della coppia se non si ha intenzione di procreare. Sofia Tolstaja ha partorito 13 figli, di cui cinque morti nell’infanzia.

Stando alla Bibbia, gli omosessuali che fanno sesso vanno incontro alla punizione di Sodoma e Gomorra, città distrutte con pioggia di fuoco.
Chi vuole attenersi alla Bibbia permetterà agli omosessuali anche di vivere in coppia, purché non pratichino sesso. Questo discorso non esclude matrimoni civili tra omosessuali, allo scopo, principalmente, di gestire i beni.


17 commenti:

  1. L'omosessualità è una condizione di natura, non ci si può fare niente per esserlo o.non esserlo. Non vedo L'omosessualità come una moda o una ribellione verso i genitori. Sono d'accordo con una visione più misericordiosa del sesso, sono un pò perplessa sui matrimoni civili fra omosessualità, ma credo che ciò sia necessario per gestire i beni. Saluti . Buona domenica.

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    1. Sono perplesso anch'io, ma mettere in comune i beni è gesto d'amore. Buona domenica anche a te!

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  2. La Bibbia è importante, però l'approccio negativo verso il sesso sposta l'attenzione da quelli che sono i comportamenti morali realmente sbagliati.

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    1. Non sono mai riuscito a capire la questione, ma c’è qualcosa, nell’esperienza di santi come Francesco, che dice che più si toglie al corpo, più si guadagna in spirito. I piaceri della carne, che in un rapporto matrimoniale possono essere sublimati perché non fini a se stessi, di per sé non sono positivi.

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  3. Un'unione senza sesso non è una vera unione, è solo un'amicizia. Dire a una coppia gay che possono stare insieme ma senza fare sesso è come dire a qualcuno che è invitato a pranzo, però non può mangiare... Si fa più bella figura a dire "non sei invitato", così quello provvederà diversamente. L'accettazione deve essere completa, altrimenti non si può definire accettazione.

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    1. Credo nel cosiddetto amore platonico. Credo pure che una coppia, crescendo, si allontani naturalmente dallo scambiarsi benefici corporali per dedicarsi interamente ai veri benefici, quelli dell'anima. Affetto, supporto, cura, condivisione, ammonimento, ecc. Il corpo per me è solo il 'gancio' che aiuta ad attrarre due persone all'inizio, quando è giovane. Ma sono solo un teorico, la mia esperienza di coppia è direi inesistente.

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  4. quanto son curiosi gli esseri umani !
    Ed è per questo che ci siamo NOI, illuminati appartenenti ai bobboli più o meno eletti, che siamo preposti alla distribuzione del verbo.
    In ispecie NOI, del partito degli under 70.000 abbiamo sviscerato anche l'altro argomento, quello dei sessi diversi e del perché volemmo distribuirli a caso tra i mortidifame per non renderli invece autonomi ed autosufficienti anche nel miracolo della riproduzione

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    1. Controllo delle nascite... la cosa mi trova d'accordo. Ciò fa di me un filodittatura?

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    2. solo se aderisci ufficialmente al MIO partito

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  5. Questo è un tema difficile da affrontare e concordo con ogni tua parola. È una condizione ancora molto osteggiata. In antiche culture invece era praticata e accettata come normale. Quello che "normalizza" una cultura può avere a che fare con molte variabili. Comunque, al di là di tutto, anche se oggi si parla di diritti civili e tanto si è fatto e si sta facendo, nascere in questa condizione non è facile, la vita che attende comunque avrà una problematica in più.

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    1. Auguro a tutti di trovare la persona con cui condividere la vita. Ma secondo me non bisogna cercare la felicità in una persona. Molti matrimoni sono infelici ed è sempre stato così. L'infelicità è parte della vita.

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  6. Ogni essere umano ha il diritto di amare chi vuole. Ciò che mi disturba è l'ostentazione. Mi dispiace caro Filippo ma non condivido il finale del tuo post. Sono sposata da 53 anni , amo il mio consorte sempre di più, lui è tutta la mia vita e insieme siamo una forza che ci ha aiutato a vivere felici. Serena serata.

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    1. L'ostentazione offende anche me, e trovo sia il risultato di secoli di nascondimento.
      Sono davvero felice di sentir parlare di un matrimonio duraturo e felice. Faccio le mie congratulazioni.
      Spero sia chiaro che intendo matrimonio, davanti a Dio, solo quello tra uomo e donna.

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  7. Anch'io non ho una vita di coppia, quindi non saprei.... Per me ognuno è libero di fare quello che vuole purché non faccia del male agli altri, non ho nulla contro i gay anche se ormai c'è un atteggiamento generale "all inclusive" che a volte sa di fasullo, però vabbè.... Certo non ho una gran bella opinione del matrimonio poiché esso in sostanza è un contratto e che c'entra un contratto con l'amore?... Però ho coppie di amici sposati per cui, contenti loro...

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    1. "che c'entra un contratto con l'amore?", in effetti nei secoli matrimonio e amore sono spesso stati distinti, non è detto che l'innamoramento sia il criterio migliore per stabilire quali coppie funzionano... Credo nel matrimonio solo in quanto patto stipulato davanti a Dio...

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  8. Sono decisamente meno integralista: a due gay che vivono rispettando i canoni cristiani, quelli fondamentali, non precluderei proprio nulla, neanche l'affido di bimbi altrimenti costretti in orfanotrofio.. direi di affidarci al giudizio di Dio.. che il nostro è spesso parziale, soggettivo e impreciso.

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