Felicità

Dio della mia vita,
potenza al di sopra di tutte le potenze,
capo dei capi,
amore infinito,
tu sei il bene, e siccome
al di fuori di te e di ciò che è in te nulla è,
nulla di ciò che è al di fuori di te è bene.
Tu sei il bene, e bene è tutto ciò che hai fatto
e fai. Anche gli apparenti mali
sono beni mascherati, perché
tutto concorre al bene
nell’universo che hai dispiegato.
E qual è il bene, la speranza
a cui chiami noi uomini?
Non certo di avere nella vita
ciò che la nostra carne
desidera, ma di avere
ciò che porterà a te.
Il bene, per sua natura,
non sta da solo, non è
delimitato da una linea chiusa,
è una linea, certo, che delimita
ciò che è il bene da ciò che non è il bene.
Ma è come un boccale,
o meglio un gran lavabo
in cui si cerca di raccogliere
l’acqua di sorgente. La fonte
è inesauribile, perciò
a un certo punto l’acqua trabocca
così come il boccale
che si continua a riempire,
solo che mentre nel boccale
il contenuto viene immesso da fuori, 
nella sorgente
l’acqua viene da dentro,
da sotto, e la fonte non si ferma mai.
Il bene non sta fermo,
non sta chiuso in se stesso,
trabocca, esce da se stesso
e si comunica. È natura
stessa del bene donarsi.
Dio della mia vita,
la speranza, certa,
è venire da te,
a unirsi con te,
in una vita eterna ed
eternamente felice.
Tu sei bene eterno,
ti comunichi
e ti spandi, costantemente
su tutto il creato.
Ti prego, guarda verso di me,
donami te stesso,
donami il bene,
stammi accanto sempre!

13 commenti:

  1. Risposte
    1. Non è che ci resta poi molto altro.

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  2. Mi hai fatto venire in mente questo pezzo di Baricco, tratto da oceano Mare.
    "Signore Buon Dio, abbiate pazienza, sono di nuovo io.
    Dunque, qui le cose vanno bene, chi più chi meno, ci si arrangia, in pratica, si trova poi sempre il modo di cavarsela, voi mi capite, insomma, il problema non è questo.
    Il problema sarebbe un altro, se avete la pazienza di ascoltarmi.
    Il problema è questa strada, bella strada questa che corre e scorre e soccorre, ma non corre diritta, come potrebbe e nemmeno storta come saprebbe, no. Curiosamente si disfa.
    Credetemi (per una volta voi credete a me) si disfa.
    Dovendo riassumere, se ne va un po' di qua, un po' di là, presa da improvvisa libertà. Chissà.
    Adesso, non per sminuire, ma dovrei spiegarvi questa cosa, che è cosa da uomini, e non è cosa da Dio, di quando la strada che si ha davanti si disfa, si perde, si sgrana, si eclissa, non so se avete presente, ma è facile che non abbiate presente, è una cosa da uomini, in generale, perdersi.
    Non è roba da Voi. Bisogna che abbiate pazienza e mi lasciate spiegare. Faccenda di un attimo.
    Innanzitutto non dovete farvi fuorviare dal fatto che, tecnicamente parlando, non si può negarlo, questa strada che corre, scorre, soccorre, sotto le ruote di questa carrozza, effettivamente, volendo attenersi ai fatti, non si disfa affatto.
    Tecnicamente parlando.
    Continua diritta, senza esitazioni, neanche un timido bivio, niente.
    Diritta come un fuso. Lo vedo da me. Ma il problema, lasciatevelo dire, non sta qui. Non è di questa strada, fatta di terra e polvere e sassi, che stiamo parlando. La strada in questione è un'altra. E corre non fuori, ma dentro.
    Qui dentro. Non so se avete presente: la mia strada.
    Ne hanno tutti una, lo saprete anche voi, che tra l'altro, non siete estraneo al progetto di questa macchina che siamo, tutti quanti, ognuno a modo suo.
    Una strada dentro ce l'hanno tutti, cosa che facilita, per lo più, l'incombenza di questo viaggio nostro, e solo raramente, ce lo complica. Adesso è uno dei momenti che lo complica.
    Volendo riassumere, è quella strada, quella dentro, che si disfa, si è disfatta, benedetta, non c'è più.
    Succede, credetemi, succede.
    E non è una cosa piacevole.
    Io credo che quella vostra trovata del diluvio universale, sia stata in effetti una trovata geniale.
    Perché a voler trovare un castigo, mi chiedo cosa sia meglio che lasciare un povero cristo da solo in mezzo a quel mare. Neanche una spiaggia. Niente. Uno scoglio. Un relitto derelitto. Neanche quello. Non un segno per capire da che parte andare, per andarci a morire.
    ... So perfettamente qual è la domanda, è la risposta che mi manca.
    Corre questa carrozza, e io non so dove. Penso alla risposta, e nella mia mente diventa buio.
    Così questo buio io lo prendo e lo metto nelle vostre mani.
    E vi chiedo Signore Buon Dio di tenerlo con voi un'ora soltanto, tenervelo in mano quel tanto che basta per scioglierne il nero, per scioglierne il male che fa nella testa, quel buio nel cuore, quel nero, vorreste?
    Potreste anche solo chinarvi, guardarlo, sorriderne, aprirlo, rubargli una luce e lasciarlo cadere che tanto a trovarlo ci penso poi io, a vedere dov'è.
    Una cosa da nulla per voi, così grande per me.
    Mi ascoltate Signore Buon Dio? Non è chiedervi tanto, è solo una preghiera, che è un modo di scrivere il profumo dell'attesa. Scrivete voi dove volete il sentiero che ho perduto.
    Basta un segno, qualcosa, un graffio leggero sul vetro di questi occhi che guardano senza vedere, io lo vedrò. Scrivete sul mondo una sola parola scritta per me, la leggerò. Sfiorate un istante di questo silenzio, lo sentirò.
    Non abbiate paura, io non ne ho. E scivoli via questa preghiera con la forza delle parole, oltre la gabbia del mondo, fino a chissà dove. Amen."

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    1. Bello. Non conoscevo Baricco, ma scrive assai bene. Mi piace perché fa pensare che con Dio possiamo parlare in molti modi, perché lui sente tutto e capisce tutto, essendo onnisciente.

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  3. Mia mamma è stata a Lourdes settimana scorsa e mi ha portato un po' di acqua benedetta... ;)

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    1. Quand'ero frate il parroco mi aveva dato il mandato di benedire le case. Io entravo, recitavo una preghiera preparata dal vescovo per l'occasione, ne aggiungevo alcune mie secondo l'ispirazione, dopo aver parlato con la famiglia, poi spruzzavo un po' di acqua benedetta in ogni angolo di ogni stanza, dicendo: "Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". Avevo sempre paura di lanciarne troppa e magari di colpire qualche oggetto tecnologico.

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    2. uao, non sapevo fossi stato frate 😮
      E poi che cosa è successo?... Hai smesso di tua iniziativa?
      Non vorrei fare una domanda indiscreta...

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    3. Ho smesso di mia iniziativa dopo i voti semplici perché non me la sentivo di diventare sacerdote.

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  4. Nuvola17/10/21

    Leggere questo post mi ha fatto bene. Ti ringrazio!

    Oggi ero in chiesa con i miei figli, c'era un concerto: una giovane violinista del luogo, molto famosa ho scoperto poi, si è esibita con una sonata per violino di Bach. Era un concerto a entrata gratuita, mi aspettavo la folla, ma alla fine abbiamo trovato posto.

    Era molto bello, i miei figli mi hanno seguito anche se loro non avrebbero scelto di andare, se avessero potuto scegliere :) ma a mia figlia è piaciuto e a mio figlio non è dispiaciuto.

    Poi, alla fine, abbiamo pregato un po' per mio fratello, che ne ha bisogno.

    La musica di Bach, qualsiasi sia, è una sorta di lode a Dio secondo me.

    Buona serata, e buona settimana

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    1. Cara Nuvola, la tua delicatezza fa sempre bene a me.
      Preferisco Mozart, ma ogni tanto ascolto anche Bach, Monteverdi, et al.
      Maria ascolti le tue preghiere per tuo fratello e tenga stretti a sé i tuoi figli, sia questa oggi la mia preghiera.

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  5. Nuvola19/10/21

    Grazie Filippo! Hai un buon cuore, grazie :)

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  6. Come diveva Agostino...Dio per il quale l'universo è bello anche nella sua parte sinistra!

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    1. Bellissima citazione, non la conoscevo, grazie a Sara!

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