Chi è chi

Mezz’ora di pausa era troppo poco, Filocamo non era soddisfatto dell’incontro con Nicodema davanti a un caffè, avevano potuto aggiornarsi quasi su nulla. Due giorni dopo – giovedì – Filocamo aveva poche consegne, si organizzò in modo da non fare pausa e lasciarla alla fine. Correndo, come riusciva a fare solo una volta al mese, finì alle 15,45, non sarebbe dovuto rientrare prima delle 18,05, decise di non avvisare i capi – anche se loro, grazie alla geolocalizzazione satellitare, potevano sapere... Siccome nel metodo Amazon ci sono i cosiddetti salvataggi – ossia se uno finisce presto va ad aiutare i colleghi che non hanno ancora finito – Filocamo decise di non chiamare i capi per poter avere tempo di andare da Nicodema e poter parlare un po’ di più. Passò a prendere 750g di gelato e si presentò a casa sua. Ora, bisogna dire che Amalio, compagno di Nicodema, è cagliaritano, militare, ha fatto varie missioni e adesso lavora per il Ministero della Difesa, a contatto col ministro. “Vieni pure, c’è anche Amalio!”. Amalio era appena tornato dalla Sardegna e sedeva di spalle all’entrata, a torso nudo, rivolto verso la televisione dove c’era un Comunicato Stampa del Consiglio dei Ministri con Mario Draghi che parlava su La7. Alla frase: “Vieni pure, c’è anche Amalio!” Filocamo cercò di non sobbalzare, ma forse si notò. Voleva conoscere Amalio, ma era impreparato a sorprese. Il suo sguardo cercò quello di lui. Lo trovò subito perché Amalio si era voltato e l’aveva fissato. Durò una frazione di secondo, ma fu sufficiente a capire chi era chi, in quale posto ciascuno doveva stare. “Ciao!”, “Ciao!”. “Piacere, Filocamo!”. “Amalio”. Stretta di mano. Amalio tornò a guardare la televisione. Filocamo fu invitato da Nicodema a sedersi mentre serviva il gelato, mentre era in cucina, a due passi da loro, Filocamo cercò di conversare. “E così sei della zona di Cagliari...?”, “Di Cagliari, proprio”, Amalio sorrise. Per il resto della conversazione Amalio, se interpellato, rispondeva affabilmente – ormai il chi era chi era stabilito – ma più che altro continuò a guardare la televisione. Nicodema e Filocamo ricordarono i vecchi tempi e si aggiornarono vicendevolmente sui destini delle persone che avevano conosciuto. Amalio era a Roma dal lunedì al venerdì e andava a Peschiera del Garda nel fine settimana con Italo, tre ore e mezza. Erano gli ultimi giorni di vacanza. Filocamo lasciò casa di Nicodema alle 17,30, rientrò con dieci minuti di ritardo e rischiò di esser ripreso dai capi. Ne era valsa la pena, Filocamo parlò con un sottocapo, addetto a ricevere i corrieri rientranti, e, senza che gli fosse chiesto – di fatto quel giorno nessuno si era accorto di nulla, perché Filocamo non era controllato – spiegò la situazione. “A Peschiera abita una vecchia amica che non vedo da sei anni ecc., ho cercato di finire presto per poter andare a trovarla ecc.”. Il sottocapo rise e spiegò che anche lui una volta si era fermato in trattoria un’ora. “Una volta ci può stare, l’importante è che non lo fai tutti i giorni, come certuni...”. Filocamo era contento di aver conosciuto Amalio, si era piaciuto, era stato sufficientemente umile accettando velocemente la posizione che Amalio pretendeva da lui, se avesse voluto continuare ad avere rapporti con la sua compagna. Filocamo era contento che fosse stato stabilito il chi era chi. Col tempo, forse, Amalio si sarebbe anche aperto e si sarebbe lasciato conoscere, Filocamo amava il genere di uomini come Amalio, era come un cagnolino scodinzolante davanti a lui, d’altronde non poteva essere altrimenti. Rimasero che qualche volta Filocamo avrebbe potuto whatsappare Nicodema, se faceva le consegne a Peschiera del Garda, e lei, se poteva, sarebbe volentieri andata a prendere un caffè o un gelato durante la pausa, inoltre che un fine settimana sarebbero andati a Madonna di Campiglio a trovare il fratello di Nicodema, che Filocamo conosceva bene ma che non si muoveva da Madonna di Campiglio e che aveva due figli di tre anni, e Filocamo poteva salutare anche la mamma di Nicodema, che voleva bene a tutti e che sarebbe stata contenta di rivedere Filocamo.

4 commenti:

  1. in genere gli amali hanno fama di persone sante, questo sardo sarà un'eccezione

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    1. Mah, c'è da dire che c'è di mezzo la gelosia oltre alla deformazione professionale. Vedremo, confido sul tempo che faccia capire che Filocamo non è un pericolo.

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  2. Ma i due figli di tre anni del fratello di Nicodema, erano gemelli, li ha avuti da due donne diverse, o trattasi di miracolo della Madonna di Campiglio?

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    1. Hai indovinato gemelli, tra l'altro arrivati dopo i 40 e anni di tentativi con inseminazione artificiale.

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