Banlieue italiane

Le quarantene hanno provocato lʼaumento di baby gang. Almeno, non mi sembra se ne sentisse parlare così prima del covid. Per me la causa non è tanto la rabbia repressa dallo stare in casa che sfocia in atti violenti. Per me è la mancanza di atti educativi. Gli atti educativi servono a frenare. Un ruolo educativo è qualcuno che passa il tempo a rimproverare. Da giovani si farebbe qualsiasi cosa passa per la mente. Ci vuole un super-io che dice: “Questa cosa non va fatta”. Bisogna farlo in continuazione, è un lavoro perpetuo. Continua tutta la vita. Anche perché una cosa, la maggior parte delle volte, non basta sentirsela dire una volta. A un bambino-ragazzino-ragazzo occorrono costanti: “No” dei genitori perché possa capire cosa si può fare e cosa no. Evidentemente i genitori non possono svolgere questo lavoro da soli. Cʼè bisogno del supporto di qualcuno che svolga tale lavoro di professione. Maestri, insegnanti, professori hanno la funzione di applicare lʼeducazione perpetua allʼessere umano. Lʼessere umano attraversa poi, da adulto, comunque e in ogni caso, una formazione permanente. Ciò che manca nella nostra nazione secondo me è una sana correzione fraterna. Ma anche nelle altre nazioni è così. Dire allʼaltro quando si pensa che sbaglia con franchezza ma soprattutto con carità. La carità è fondamentale nella correzione fraterna. Se si dice a qualcuno che si pensa che sbaglia senza farlo per il suo bene si rischia di fare qualcosa di completamente controproducente, ad esempio se lo si fa solo per affermare che si ha ragione, per vincere. Altri mezzi di autoformazione, da adulti, sono le terapie psicologiche e gli autoinsegnamenti. Ma chi li fa? Non tutti intraprendono tali percorsi. Di solito si subisce appunto una cattiva, inquinata forma di correzione fraterna. Qualcuno cioè ti dice cosa fare perché ha visto che hai sbagliato. Naturalmente lui (o lei) pensa tu abbia sbagliato. In ogni caso lo dice in modo sbagliato. Si arrabbia e te lo fa pesare. Questa non è correzione fraterna, non funziona e di solito incaponisce colui che la subisce nel proprio comportamento, scorretto o meno che sia. Tanto per non dare ragione allʼaltro. Qua siamo al modo di essere animale, non umano. Pure aggressività che si scontrano. Un buon comportamento sarebbe, invece, mettersi assieme a cercare il comportamento giusto, individuarlo con certezza dopo lunghe disamine, e poi metterlo in pratica. Questo, è un modo di essere umano.
Nel fenomeno baby gang ci sono sicuramente situazioni famigliari disagiate. Vogliamo forse evitare di dire che molti di questi ragazzini sono figli di immigrati? No, diciamolo. Perché forse molti di loro sono allevati nellʼodio per la nazione che li ha accolti e ha dato loro cittadinanza. Queste cose vanno dette e ponderate. Poi ci sono le nature ferali, contro le quali non si può far molto e il cui destino è probabilmente una vita di carcere. Con certe nature neppure tutta lʼeducazione del mondo può nulla. Ma secondo me i destini di tutti coloro che prendono parte a una baby gang è il carcere a vita. Non intendo lʼergastolo, intendo appunto una vita di carcere. Dentro-fuori, dentro-fuori. Se inizi da piccolo a frequentare quegli ambienti, cʼè poco che possa salvarti. Anche perché tutti sanno che il carcere, nonostante i suoi manifesti e i tentativi di riabilitazione, forma criminali.
In Repubblica Platone dice che la natura dei bambini è lʼaggressività. Personalmente, vedo una nazione intera che ha abdicato al ruolo educativo. In dad evidentemente non si può far nulla. Lʼadulto deve prendere su di sé, sulle proprie spalle, la responsabilità del: “No” che dice.
Quando avevano riaperto i cinema, nel 2020, avevo fatto in tempo a vedere I miserabili, un bel film che è il più aggiornato sullo stato delle banlieue parigine. Il titolo deriva dal fatto che il film è girato dove Victor Hugo ha ambientato il suo romanzo. È un film scioccante. Così come sono scioccanti le notizie che si sentono ultimamente a proposito di baby gang in Italia.

6 commenti:

  1. Condivido praticamente tutto quello che dici, tranne il concetto che molti dei ragazzi figli di immigrati nelle baby-gang sono finiti in giro perché educati all'odio verso il paese che li ospita. Non credo che sia così: penso piuttosto che siano confusi poiché si trovano a vivere sospesi fra due mondi. Da un lato a casa si respira sicuramente l'atmosfera del loro paese di origine, dall'altro a scuola e quando escono di casa si trovano in Italia. Questo strappo, questa divisione fra due diversi contesti, probabilmente può essere origine di una sensazione di straniamento e di rabbia.

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    1. La tua analisi è certamente più raffinata della mia. La mia è un po' becera.

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  2. Per carità, la tua analisi è tutt'altro che becera. Quando dici che un'intera nazione ha abdicato al suo ruolo educativo, purtroppo dici una cosa verissima. E una società senza disciplina comportamentale (e morale) è una società che poi diventa incapace di di migliorarsi, anzi, una società in cui prevale ciò che c'è di peggio.

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    1. Intendevo dire che questa parte della tua analisi è più raffinata della mia: “penso piuttosto che siano confusi poiché si trovano a vivere sospesi fra due mondi. Da un lato a casa si respira sicuramente l'atmosfera del loro paese di origine, dall'altro a scuola e quando escono di casa si trovano in Italia. Questo strappo, questa divisione fra due diversi contesti, probabilmente può essere origine di una sensazione di straniamento e di rabbia”. Laddove io mi sono limitato a dire che nelle famiglie straniere i ragazzi sono educati allʼodio razziale.

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  3. è il progresso, non si può fermare il progresso, ma solo capirlo e conoscerlo bene per poterne usufruire e non creparci sotto.
    la scuola pubblica è stata cancellata ed il bobbolo è stato accuntentato: è molto più facile per i professori promuovere tutti e che beccarsi gli accidenti e le botte dei genitori in difesa dei loro pargoli. Poi da grandi, i figli dei ricchi e dei caporioni con tante amicizie e conoscenze e concorsi pubblici truccati si piazzeranno nei posti migliori, mentre quelli dei mortidifame con il pezzo di carta ci si puliranno il culo, peccato, perché così nei posti migliori ci andranno sempre delle grandizzime teste di casso che hanno ormai portato al fallimento il nostro paese irriversibilmente

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    1. Ma quindi funzionava già così, scuola o non scuola, non è cambiato nulla!

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